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Tre autogol nei primi 35 minuti di gioco, Moore diventa ‘virale’ (VIDEO)

Tre autogol nei primi 35 minuti di gioco (5′, 6′ e 35′ del primo tempo), realizzati sfoggiando buona parte del proprio repertorio calcistico, di destro, di sinistro e di testa.

Quella di ieri notte tra Usa e Nuova Zelanda per la SheBelievs Cup, competizione per nazionali femminili che si svolge ogni anno negli States, è stata una partita da dimenticare in fretta per Meikayla Moore, maglia numero 5 e difensore centrale della selezione Kiwi, e del Liverpool a livello di club, le cui ‘prodezze’ sono già diventate virali sulla rete.

Alla fine la Nuova Zelanda ha perso 5-0, e il lavoro più difficile la ct neozelandese Jitka Klimkova lo ha dovuto svolgere alla fine, quando ha cercato di consolare la sua giocatrice, affranta al punto che al 40′ pt si è chiamata fuori dal match e l’allenatrice l’ha sostituita con Rebekah Stott. “Moore ha avuto una giornata difficile, ovviamente, è triste e delusa, ma è una persona forte e una giocatrice che appartiene a questa squadra – il commento della Klimkova -.

Siamo tutti con lei in questo momento difficile”.

Tra le giocatrici statunitensi ha fatto la sua comparsa per la seconda volta in assoluto nella nazionale maggiore (aveva esordito nel match precedente contro la Repubblica Ceca) la 19enne Trinity Rodman, attaccante entrata all’ 11′ st al posto dell’altra punta Margaret Purce. Trinity è la figlia dell’ex superstar Nba Dennis Rodman, noto per i suoi comportamenti fuori dal campo a dir poco stravaganti ma anche per l’efficacia difensiva e a rimbalzo, vincitore di titoli con i Detroit Pistons e soprattutto con i Chicago Bulls di Michael Jordan e Scottie Pippen. Sua figlia è stata ‘rookie’ dell’anno nello scorso torneo della lega professionistica femminile, dove gioca con Washington, ed è diventata, a nemmeno 20 anni, la calciatrice più pagata della Nwsl, avendo firmato un contratto da 281mila dollari all’anno più i premi, che supera quelli di fenomeni del calcio femminile come Alex Morgan e Megan Rapinoe, che ne percepiscono 250mila. Come dire che in casa Rodman buon sangue non mente, anche se si tratta di due sport diversi. (ANSA).