L’Anzio Calcio 1924 comunica di aver raggiunto l’accordo con il centrocampista classe ’98 Gioele Mincione, proveniente dal Portici. Arriva un altro tassello prezioso che va a comporre in modo sempre più nitido il mosaico anziate, questa volta il ds Guido Zenga si è superato andando a pescare uno dei calciatori più ambiti nel panorama laziale e non solo, ci riferiamo appunto al neo acquisto nativo di Benevento, che ha alle spalle un curriculum di tutto rispetto. Oltre all’ultima esperienza con la maglia del Portici, Mincione può annoverare trascorsi importanti con club blasonati, basti pensare agli inizi nelle giovanili del Benevento, passando poi per piazze storiche come quelle di Padova e di Udine. Con i friulani, Mincione ha disputato due stagioni molto formative, prima con gli Allievi, infine con la Primavera richiamando anche le attenzioni di un tecnico navigato come Stefano Colantuono. Sul più bello la crescita del centrocampista tra i bianconeri è stata frenata da un grave infortunio, in ogni caso Mincione ha continuato ad inanellare esperienze significative, a partire dalla Cavese, dove ha collezionato anche otto presenze in Lega Pro nella stagione 2018-19. Agropoli, Foligno e Formia sono state le ultime tappe prima di approdare a Portici per un centrocampista completo, abile in entrambe le fasi di gioco e che sicuramente si candida a breve a diventare uno dei perni del nuovo reparto costruito dal tandem Guida- Zenga. L’Anzio ha bisogno anche di un pizzico di magia e chissà se da Benevento, la città delle streghe, non arrivi oltre a Gioele anche la formula giusta per ipnotizzare gli avversari.
Queste le prime parole di Mincione appena ufficializzato con la casacca neroniana.
-Gioele, in primis benvenuto ad Anzio. La società neroniana ha puntato forte su di te, d’altronde parliamo di un calciatore che nella sua carriera ha giocato in piazze molto blasonate. Raccontaci qualche aneddoto del tuo passato.
“Ho avuto la fortuna di poter muovere i primi passi nella squadra della mia città, Benevento, che calcisticamente è cresciuta molto negli ultimi anni. Dopo un anno di esperienza a Padova ricordo sicuramente con piacere il biennio di Udine. Una piazza ideale per fare calcio con una società all’avanguardia e strutture moderne. Ho fatto parte di un gruppo di grande livello, con molti compagni di allora che hanno fatto strada, poi sul più bello un infortunio mi ha frenato. Ricordo ancora con affetto la solidarietà e la vicinanza di un big come Bruno Fernandes, che all’epoca vestiva la maglia friulana”.
-Cosa ti aspetti dalla nuova avventura di Anzio? Senti il peso della responsabilità, sapendo che sarai uno dei cardini del nuovo progetto tecnico?
“Sono in primis onorato dell’interesse da parte dell’Anzio. Si tratta di una piazza molto calda e arrivare nella stagione del centenario aggiunge qualcosa di speciale, per quanto concerne l’aspetto tecnico ho già avuto modo di confrontarmi con mister Guida che mi ha reso subito partecipe delle idee tattiche coinvolgendomi nel progetto. Avverto il peso delle responsabilità ma saranno uno stimolo in più per fare bene, non vedo l’ora di cominciare la nuova avventura”.
-Che tipo di centrocampista sei? Una sorta di Pirlo, quindi faro della manovra, o un Gattuso, abile in interdizione e pronto a mordere le caviglie degli avversari?
“In realtà sono un mix tra i due modelli che hai citato, sono un centrocampista che ama molto la corsa e il sacrificio. Adoro mettermi al servizio della squadra, provando anche inserimenti senza palla, ma allo stesso tempo mi piace anche impostare la manovra tenendo la palla. A centrocampo posso ricoprire qualsiasi ruolo senza problemi”.
Comunicato della società sulla pagina Facebook ufficiale