Mentre tutti condannano l’intimidazione subita da Federico Gentile, capitano del Foggia, il presidente Felleca è in pausa di riflessione: “Sono vicinissimo a Federico e alla sua famiglia, in questo momento più che mai abbiano bisogno della vicinanza di chi gli vuole bene, perché ha sempre dato il massimo – dice a tuttomercatoweb.com il presidente rossonero –. È il più grave dei tanti attacchi, finora solo verbali, che stiamo ricevendo da lungo tempo a questa parte, e non credo siano meritati. Questa società, con l’aiuto di Gentile, in un anno solo ha riportato il professionismo a Foggia e sta disputando un campionato di vertice. Trovo assurdo che nel 2020 accada ancora episodi del genere. Non è possibile che un calciatore non possa sentirsi libero di camminare in centro città, sono atti che spiegano come mai, in una recente classifica, Foggia sia risultata la città meno vivibile di Italia”. “Mi chiedo come si possa andare avanti così – ha poi spiegato Felleca al Corriere dello Sport -. Non possiamo andare in giro con la scorta, hanno tolto serenità a un calciatore serio e perbene come Gentile: come farà a svolgere il suo ruolo da professionista? Non so cosa accadrà, ma così non si fa il bene del calcio a Foggia“.