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Serie C: Fano, Comune minaccia denuncia in Procura. Anche stadio Andria non a norma

Scivola ancora l’udienza per la discussione presso il Collegio di Garanzia del Coni del ricorso presentato dall’Alma contro il provvedimento del presidente della Federcalcio Gabriele Gravina con il quale si è escluso il Fano dalla graduatoria delle società ripescate. Doveva discutersi oggi, ma forse se ne riparlerà domani o addirittura l’udienza potrebbe svolgersi giovedì prossimo. La ragione, come ha spiegato l’avvocato Eduardo Chiacchio che difende la società granata, è dovuta al fatto che né la Lega Pro, né la Figc si sono ancora costituite nel dibattimento. Neppure la Pistoiese, in qualità di parte lesa, visto che essendo stata inserita al posto del Fano si vedrebbe esclusa in caso di vittoria dell’Alma, ha deciso ancora se costituirsi o meno in sede di giudizio del Collegio di Garanzia dello Sport. La novità della giornata di ieri è che l’Amministrazione comunale di Fano è scesa ufficialmente in campo a fianco della società granata. Dopo il comunicato stampa congiunto di quattro giorni fa in cui si esprimeva “amarezza” per la decisione adottata di escludere il Fano in favore della Pistoiese, questa volta il Comune di Fano si è mosso in maniera ancora più concreta. Il vice sindaco di Fano Cristian Fanesi ha spedito una pec al presidente della Lega Pro Ghirelli, al presidente della Figc Gravina e alla Covisoc con la quale si è trasmessa una nota in riferimento alla mancanza di requisiti di ammissibilità della società Fidelis Andria per il rilascio della licenza di Serie C. In sostanza nella missiva si dice che a seguito delle segnalazioni ricevute dall’ingegner Domenico Lapolla riguardo lo stato di fatiscenza dello Stadio Degli Ulivi di Andria (segnalazioni inviate dal tecnico pugliese alla stessa Figc il 26 luglio scorso) l’Amministrazione comunale di Fano si riserva di adire le vie legali in tutte le sedi competenti, nessuna esclusa, al fine di tutelare la locale squadra di calcio Alma Juventus Fano. Nella missiva chiede, inoltre, di sospendere in maniera cautelare l’inserimento della stessa Fidelis Andria nel calendario di Serie C, cosa che invece sempre ieri la Lega Pro non ha fatto. In parole povere ciò significa che l’Amministrazione comunale si impegna, come è suo compito, di tutelare gli interessi collettivi della città e dunque dell’Alma che ne rappresenta il principale emblema in campo sportivo ricorrendo, se del caso, anche alla Procura della Repubblica per accertare se nelle domande presentate dalle società ripescate fossero state commesse delle irregolarità o dichiarazioni non veritiere.

Fonte: Silvano Clappis per ilrestodelcarlino.it