Ai microfoni di “Sestarete”, il presidente della Sigi, Giovanni Ferraù, ha analizzato a fondo la pesante situazione attuale del Catania:
“L’impegno non è mai venuto meno per cercare di risolvere una situazione molto difficile, quella debitoria del Calcio Catania. Sigi dovrà incontrarsi, riunirsi ed essere chiara nei confronti della piazza anche per il prossimo futuro. Nel frattempo continuiamo a cercare l’investitore che manca, colui che può venire a Catania per cercare di risollevare con immediatezza la situazione”.
STIPENDI “Ci auguriamo entro la prossima settimana, è un dovere oltre che un obbligo e spero che tra lunedì e martedì potremo saldare gli stipendi mancanti. Lo statuto è stato ideato per un azionariato diffuso. Oggi questa idea è naufragata: siamo 20 e qualcuno forse ha già tirato i remi in barca. Quello statuto non calza più con quella che è la realtà societaria. Dobbiamo modificarlo, il 29 ottobre ci sarà un’assemblea straordinaria di Sigi”.
FUTURO “Cerchiamo un investitore importante. Sigi non può mancare un’altra scadenza perché vorrebbe dire rischio radiazione dal campionato. Siamo concentrati sull’obiettivo 16 dicembre, a distanza di due mesi, e una volta ultimati questi pagamenti penseremo a questa ulteriore scadenza. E penseremo a cercare di definire una cessione del Catania”.
I TIFOSI “La Curva giustamente si è fatta sentire, ha espresso il suo pensiero. Di fronte a un impegno economico importante e milioni di euro bruciati è dura digerire la critica. Hanno affermato il giusto pensiero comune per cui questa scadenza non doveva scappare. E invece ce la siamo fatta scappare di mano. Dobbiamo essere più bravi ad affrontare le emergenze anche se sono continue”.
fonte: goalsicilia.it