“Spiace sia andata così e chiedo scusa per l’accaduto. I ragazzi della mia squadra alcuni anni fa mi avevano pregato di formare questo gruppo perché erano stanchi di stare per la strada, dove avevano anche assistito ad una sparatoria. Il nostro progetto sociale sta funzionando, ma purtroppo due di loro hanno perso la testa in campo e per questo non ci sono giustificazioni”. Così Oliver Scaringi, della società Sly Trani Ponte Lama, che sabato sera stava contendendo ai pari età del Barletta, nel campionato Juniores Under 19, il primo posto del torneo.
Quando il risultato era ancora sullo 0-0, circostanza che avrebbe premiato il Trani, a seguito di un fallo di un giocatore del Barletta su uno del Trani, altri due atleti della squadra di casa, lontani dall’azione, raggiungevano l’autore del fallo pensando di farsi giustizia da soli: il secondo arrivava a gamba tesa in volo, colpendo il suo coetaneo al petto.
Da lì si scatenava un parapiglia in campo e fuori: alcuni accennavano ad invadere il terreno di gioco del Capirro sport club di Trani, per fortuna trattenuti da altri spettatori.
Riportata la calma, l’arbitro lasciava il Trani in 9 ed il Barletta vinceva la partita 1-0. Le forze dell’ordine arrivavano sul posto troppo tardi, quando la gara era ormai terminata e gran parte del pubblico defluita.
fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno