Bei tempi quando a parlare era il campo, perché ora con un tratto di penna (fuori dal terreno di gioco) si è deciso che il Nardò retrocede in Eccellenza ed il San Marco in Lamis dovrà giocare in Promozione. Poteri del potere! Finisce qui? Pronti per la nuova stagione? No, per cercare di ristabilire un po’ di giustizia, le società danneggiate potranno decidere di spendere cifre esorbitanti per costosissimi ricorsi al Collegio Coni, quindi al TAR e al Consiglio di Stato. Certo, restano i “ripescaggi” che tenteranno di accontentare gli scontenti. Le elezioni per il rinnovo delle cariche in Figc sono dietro l’angolo! Sia chiara una cosa, però: nessuno tenti di far passare come “favori” ciò che favori non sono. Vanno bene i poteri decisionali affidati ai Comitati Regionali (sono più vicini ai territori), ma non si facciano “figli e figliastri”. Le società hanno dei diritti (pur compressi negli ultimi mesi) e la futura categoria di appartenenza sarà decisa secondo criteri oggettivi e meritocratici. Non sarà assegnata per gentile concessione di qualcuno! Veniamo agli aspetti economici: cascate di denaro o fumo negli occhi? La LND ha comunicato di avere a disposizione immediatamente per le proprie affiliate, ben 7 milioni di euro. Con un rapido calcolo, tenuto conto che le società calcistiche dilettantistiche sono circa 12.350, stiamo parlando di una somma pari a circa 570 euro per ciascuna. Poca cosa! Auguriamoci che almeno servano ad abbattere i salatissimi costi d’iscrizione ai campionati. Nei Comunicati Ufficiali si legge altresì di due provvedimenti, uno del Ministero dello Sport e l’altro della Regione Puglia (Bandi Puglia Sviluppo e fondi FSE e FESR) che generano aspettative di ulteriori benefici economici per le ASD. Invece da una lettura attenta si apprende che i destinatari di quelle misure sono i liberi professionisti, le imprese individuali e le imprese esercitate in forma collettiva. Il provvedimento del Ministero dello sport è riservato ai collaboratori sportivi (non alle società), l’altro è rivolto di fatto a pochissime SSD del settore dilettanti. E comunque parliamo di ridicoli crediti d’imposta o di piccole percentuali a fondo perduto da quantificare rispetto ai ricavi dell’anno precedente. Chi è dentro il mondo del dilettantismo sa benissimo che parliamo del nulla o poco più. Quasi 2 mesi fa il presidente Tisci aveva scritto ad Emiliano con la richiesta di aiuti. Tuttora non è dato sapere se in via Pende sia giunta una risposta e, soprattutto, non si sa ancora se alle società arriveranno i soldi veri o quelli del “Monopoli”. Attendiamo fiduciosi. P.s. Aspettiamo di sapere ufficialmente anche altre cose, perché non basta conoscerle ufficiosamente. Noi aspettiamo, tanto il tempo è galantuomo! (Avv. Giulio Destratis)