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FERMA CONDANNA DELLA SOCIETA’ CALCIO DEL DUCA GRAMA
PER I GRAVISSIMI FATTI DEL DOPO PARTITA AVVENUTI ALLO STADIO DI CATTOLICA LEGGI QUI
Questo non è tifo! Non è sport! messaggi e atti violenti inauditi che non si possono e non si debbono tollerare! Piena fiducia nell’operato delle forze di polizia e della Figc Regionale.
Un fatto che crediamo – a memoria d’uomo – non sia mai accaduto nelle nostre località della Romagna, dove il valore dello sport e altro e tale vorremmo rimanesse!! Auspichiamo che si faccia subito giustizia, penale, civile, amministrativa sportiva nei confronti di tutti i responsabili!
La regola deve essere chiara e forte: tolleranza zero rispetto a qualsiasi violenza.
Questa la sintesi del direttivo straordinario, che si è svolto ieri sera nei locali della Società ASD Calcio Del Duca Grama, che ha analizzato il gravissimo episodio accaduto nel post partita di Cattolica sabato 21 ottobre.
I fatti di cronaca parlano: un gruppo di persone (che indicare come teppisti sarebbe forse riduttivo) è entrato in campo e nei nostri spogliatoi, con le violenze e minacce facilmente immaginabili.
Nonostante tutto possiamo e dobbiamo scrivere che è andata bene: solo due feriti refertati al pronto soccorso, diversi giocatori e accompagnatori sotto shock per l’aggressione.
Aggressione, sì scriviamo aggressione perché di questo si è trattato, non potendo qualificarsi in modo diverso un gruppo di persone che entrano nello spogliatoio ospiti, sfondando la porta, con il volto coperto e con cinghie alla mano (e le usano contro i presenti).
Ringraziamo i nostri calciatori e i dirigenti presenti, che per fortuna non hanno reagito pur nella violenza dell’atto subito, cercando anzi solo di evitare i colpi perché diversamente, poteva finire, da una partita di calcio e di sport in una immane tragedia.
Oltre alle pagina triste di sport e del segnale poco edificante che si dà alle giovani generazioni, rimane l’amarezza per come questo possa essere accaduto.
Quanto sopra ci impone anche delle domande: come può un gruppo così numeroso di teppisti organizzati aver avuto accesso direttamente agli spogliatoi ospiti; come può aver potuto senza controllo alcuno potuto sfondare letteralmente la porta sostenuta dai nostri dirigenti; come può tutto questo esser passato inosservato alla sicurezza del Cattolica Calcio.
Sicuramente si farà piena luce di tutto ciò e non vogliamo certamente accusare persone che non hanno responsabilità, ma i fatti sono questi e la domanda ce le poniamo!
Ecco, come detto la nostra società ha piena fiducia degli organi delle forze di polizia che sono intervenute sul posto, e siamo a disposizione per collaborare con informazioni e testimonianze o qualsiasi altra cosa si ritenga utile ai fini della identificazione degli autori del gravissimo gesto.
Queste persone devono essere identificate e processate per i reati commessi.
Ringraziamo Il Comitato Regionale Emilia Romagna FIGC LND e il suo presidente Simone Alberici, per la solidarietà e vicinanza che ci ha espresso sull’accaduto, manifestata anche con una nota ufficiale, prendendo le distanze e stigmatizzando in modo deciso i gravissimi fatti:
“I delinquenti che vigliaccamente hanno aggredito in modo violento i giocatori, i dirigenti e lo staff tecnico del Del Duca Grama dopo la partita, presentandosi negli spogliatoi con cinghie ed il viso coperto, non devono essere considerati tifosi ma criminali e trattati come tali. Azioni di questo genere nulla hanno a che vedere con il mondo del calcio dilettantistico che rappresento nella nostra regione”.
Ringraziamo la Sindaca Foronchi della città di Cattolica per la nota sulla stampa, che abbiamo molto apprezzato, ove oltre alla vicinanza alla nostra società ha espresso il rammarico per quanto accaduto, con ferma presa di distanza da questi fatti, invitando gli autori a costituirsi a farsi avanti per evitare di infangare l’immagine dello sport e di una località ospitale come al sua città dove altri sono i valori dello sport e della convivenza.
Ringraziamo tutti coloro che tramite email, WhatsApp e telefonate ci hanno raggiunto per esprimere vicinanza alla società, ai giocatori e staff, tra i quali il presidente del Cattolica calcio, l’assessore allo sport del comune di Ravenna, il presidente della Grama, il presidente della Fgc di Rimini, l’assessore allo sport del Comune di Cervia e tutti in particolare per esprime condanna e ribadire che il calcio e lo sport per noi sono altri valori:
“Lo sport e il gioco, oltre a diffondere i valori della solidarietà, della lealtà, del rispetto della persona e delle regole, che sono i principi fondanti di ogni società sana, sono straordinari strumenti per costruire competenze trasferibili in altri contesti di vita, inclusione delle nostre comunità e in favore delle giovani generazioni”.