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Paura in campo: 16enne salvato dal defibrillatore dopo uno scontro di gioco

Durante Thermal-Usma un ragazzo si accascia dopo uno scontro: salvato dall’intervento immediato dei soccorsi

Domenica mattina di grande paura a Bresseo di Teolo, durante il match del campionato Allievi tra Thermal Teolo e Usma. Al 10° minuto del secondo tempo, uno scontro fortuito tra due ragazzi ha portato a conseguenze drammatiche: un giocatore del Thermal ha barcollato dopo un colpo alla tempia, crollando a terra.

Il primo intervento e il blackout

Dopo un breve momento in panchina, il giovane è rientrato in campo, ma si è accasciato nuovamente senza più reagire. A quel punto l’arbitro ha interrotto il gioco e sono scattati i soccorsi. Andrea Biasiolo, allenatore del Thermal, ha paragonato l’accaduto all’arresto cardiaco vissuto da Edoardo Bove della Fiorentina, sottolineando la drammaticità del momento.

Il ruolo decisivo del defibrillatore

Fondamentale la prontezza di Luca Antonello, dirigente dell’Usma, che ha immobilizzato il ragazzo e gestito l’arrivo del defibrillatore. Il dispositivo, pur non erogando scariche, ha permesso il monitoraggio costante della situazione. Attorno, i compagni di squadra hanno formato un cerchio di protezione, in un momento dove le rivalità sportive hanno lasciato spazio alla solidarietà.

L’arrivo dei soccorsi e il lieto fine

Dopo venti minuti d’attesa, l’ambulanza ha trasportato il ragazzo in ospedale, dove è rimasto sotto osservazione per dodici ore a causa di un trauma cranico. Poco dopo è arrivata la notizia più attesa: il sedicenne è fuori pericolo.

Le reazioni

La madre del ragazzo ha voluto ringraziare chi ha contribuito a salvarlo: “Siete stati eccezionali, avete fatto la differenza. È stato un incubo, ma si è concluso bene”.

Il presidente dell’Usma, Giampaolo Peccolo, ha sottolineato: “La vita si può perdere in un secondo. Questa è la vera essenza del nostro club: responsabilità e prontezza”.

Infine, l’allenatore Biasiolo ha espresso la propria gratitudine: “Grazie a tutti, in particolare al dirigente dell’Usma e ai ragazzi del frisbee che ci hanno supportato con competenza. È stata una lezione di umanità che non dimenticheremo”.

Domenica, a Bresseo, non si è giocata soltanto una partita, ma si è vinta la sfida più importante: quella per la vita.