Una follia improvvisa e ingiustificata a Gabicce Mare, in provincia di Pesaro-Urbino, nel giorno di Pasqua durante una partita di un torneo di esordienti tra Accademia Calcio Terni e Gcd Ponte di Nona (Roma).
La partita procede tranquilla: siamo sul punteggio di 2 a 0 quando scoppia un piccolo parapiglia tra i giovani calciatori che viene puntualmente sedato dall’allenatore dell’Accademia Terni in campo contro il Ponte di Nona. Ed è questo il gesto che non sarebbe stato ‘apprezzato’ dal padre di uno dei ragazzi, 1 metro e 90 di altezza per oltre 100 kg: l’uomo punta il tecnico dagli spalti, prima lo insulta, poi lo raggiunge e gli esplode un pugno in pieno volto facendolo cadere a terra. Non contento, gli sferra anche un calcio nella schiena provocandogli una lesione al rene. A quel punto, un altro genitore (poliziotto) si avvicina per calmarlo e chiedergli le generalità, che ottiene dopo qualche resistenza. Nel frattempo Francesco Latini, l’allenatore aggredito he nella vita di tutti i giorni fa l’impiegato, viene portato via in ambulanza tra lo stupore di tutti e le lacrime dei bambini.
“È stata una scena violenta, se penso che Francesco ha rischiato di perdere un rene per un uomo che sembrava impazzito… – ha detto all’edizione locale del Resto del Carlino Maurizio Santini, collaboratore del tecnico -. La partita è stata sospesa, quella persona è tornata per chiedere scusa ma l’abbiamo cacciata via mentre i ragazzini hanno iniziato a piangere. Francesco è stato portato all’ospedale di Cesena per ricucirgli la lesione al rene. Poi per fortuna il sanguinamento si è fermato e non c’è stato bisogno di operare”. (gazzetta.it)