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Lancia le chiavi contro l’arbitro: dirigente squalificato per due anni in Serie D

Il Giudice Sportivo punisce duramente l’addetto all’arbitro per il gesto compiuto al termine della gara di Serie D

Stangata del Giudice Sportivo per Gennaro Di Bonaventura, dirigente del Notaresco e addetto all’arbitro, in seguito agli episodi accaduti al termine della sfida salvezza contro l’Isernia, valida per il girone F di Serie D.

La partita, terminata 1-2 in favore degli ospiti grazie alle reti di Cascio e Conti, ha segnato la seconda sconfitta consecutiva per la formazione abruzzese dopo il ko con l’Avezzano. Un risultato pesante che fa scivolare i rossoblù al quindicesimo posto, a un solo punto dalla zona retrocessione diretta e a tre dalla salvezza matematica.

Al fischio finale, la tensione si è trasformata in un gesto inaccettabile da parte di Di Bonaventura, che secondo il referto arbitrale ha lanciato con violenza contro il direttore di gara e un assistente le chiavi dello spogliatoio, sfiorando l’arbitro al volto e colpendo leggermente un assistente a una coscia.

Non solo: il dirigente si sarebbe avvicinato con fare aggressivo al direttore di gara, rivolgendo espressioni offensive e minacciose, venendo poi allontanato soltanto grazie all’intervento di alcuni tesserati.

Alla luce di quanto refertato, il Giudice Sportivo ha deciso di infliggere a Gennaro Di Bonaventura un’inibizione fino all’8 aprile 2027, due anni di stop durante i quali non potrà svolgere alcuna attività con la squadra.

La sanzione è stata applicata secondo l’articolo 35, commi 1 e 3, del Codice di Giustizia Sportiva, che regolamenta i comportamenti gravemente lesivi nei confronti della terna arbitrale. Un provvedimento severo che arriva in un momento delicato per il Notaresco, impegnato nella lotta per non retrocedere.