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Il Governo vieta i numeri 88 sulle maglie dei giocatori

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Il Ministero dell’Interno ha annunciato la decisione di proibire l’utilizzo del numero 88 sulle maglie dei calciatori a partire dalla prossima stagione. Questa scelta è stata fatta con attenzione, poiché il numero 88 è associato ai gruppi neonazisti e viene utilizzato per rappresentare il saluto “Heil Hitler“, in quanto l’ottava lettera dell’alfabeto è l’H. La decisione del Governo fa parte di un ampio progetto volto a combattere l’antisemitismo, che include anche il divieto di utilizzare simboli nazisti da parte delle tifoserie e la responsabilizzazione dei tesserati nell’adottare un linguaggio non discriminatorio in tutte le manifestazioni pubbliche. Inoltre, sono state definite le modalità per interrompere immediatamente le partite in caso di episodi di discriminazione.

Questa decisione ha suscitato un ampio dibattito nel mondo del calcio. Nel 2000, il portiere Gigi Buffon scelse il numero 88 sulla maglia, scatenando le proteste della comunità ebraica. Successivamente, Buffon decise di cambiare il numero indossando il 77 e dissociandosi da qualsiasi forma di appoggio all’antisemitismo. Altri calciatori, tra cui Borriello, Hernanes e Perotti, hanno scelto il numero 88 per la loro maglia. Nell’ultima stagione di Serie A, quattro giocatori hanno utilizzato il numero 88: Pasalic, Basic, Rincon e Praszelik.

Il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, ha sottolineato l’unità del mondo del calcio nel contrastare l’antisemitismo e ogni forma di discriminazione. Con questa dichiarazione d’intenti, si ribadisce l’impegno nel rendere lo sport sempre più inclusivo e un veicolo di messaggi positivi. La credibilità del calcio ha un impatto diretto sulla società italiana, quindi non si tollera alcuna forma di discriminazione in questo ambito.