L’annuncio del presidente della Figc che parla anche del settore giovanile: «Molti ragazzi si stanno allontanando e sono preoccupato perché non riescono più a socializzare. E’ un allarme da non sottovalutare
Mentre sono ore decisive per il futuro del campionato Eccellenza, con la riunione della Lega Nazionale Dilettanti prevista per oggi e domani chiamata a decidere se far ripartire il torneo, il presidente federale Gabriele Gravina piazza il carico da novanta che sembra togliere parecchi dubbi sul ritorno in campo.
«Abbiamo chiesto al ministro di far ripartire entro febbraio almeno i campionati di Eccellenza, destinando loro anche un contributo» spiega il numero uno della Figc in un’intervista al Corriere della Sera.
Gravina va oltre: «Il calcio di base è in sofferenza, molti giovani si stanno allontanando e sono preoccupato per i ragazzini che non riescono più a socializzare. E’ un allarme da non sottovalutare». Parole che lasciano intendere come la Federazione Italiana Giuoco Calcio proverà ad accelerare i tempi, compatibilmente con la situazione sanitaria, per una ripartenza complessiva anche dell’attività giovanile.
Fermo restando che ogni decisione dovrà essere presa in collaborazione il Comitato Tecnico Scientifico, resta ora da capire se il cambio di Governo potrebbe portare a un rallentamento delle operazioni. Il ministro a cui si riferisce Gravina è Vincenzo Spadafora, che non rientrerà nel nuovo esecutivo (se riuscirà a vedere la luce) a cui sta lavorando il premier incaricato Mario Draghi. Il discorso subirà uno stop? Bisognerà ripartire da capo? Difficile prevederlo, anche se mercoledì i vertici federali hanno incontrato direttamente Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico, per parlare anche di una possibile riapertura degli stadi già dalla prossima primavera, ottenendo la disponibilità sia per il campionato sia per gli Europei in calendario a giugno, anche se ovviamente tutto dipenderà dall’andamento dei contagi.