È scontro tra atleti e federazioni sui decreti sul lavoro sportivo che devono essere approvati entro il 28 febbraio. Il Consiglio dei Ministri di venerdì sarà dunque decisivo. Le associazioni di calciatori, cestisti, pallavolisti, ciclisti e rugbisti avevano due giorni fa lanciato un appello chiedendo di salvare i decreti, oggi invece è arrivato l’invito opposto da Federcalcio, Federbasket e Federvolley.
In una lettera al premier Draghi scrivono: “In questo momento così drammatico per il nostro Paese noi Presidenti ci rivolgiamo direttamente alla Sua persona. Il tema oggetto della nostra missiva è il varo legislativo dei decreti delegati di riforma dello sport che potrebbe trovare compimento nel corso della prossima riunione del Consiglio dei Ministri. Noi siamo assolutamente favorevoli al pieno riconoscimento di maggiori tutele a favore di atlete ed atleti, di allenatori e collaboratori sportivi, ma al contempo siamo ben consci degli enormi problemi che le società sportive stanno affrontando. Rileviamo inoltre come due tematiche in modo particolare, quali l’abolizione del cosiddetto ‘vincolo sportivo’ e la nuova disciplina relativa al ‘lavoro sportivo’, comportino gravi ripercussioni ai danni delle società sportive che abbiamo il dovere di tutelare. La crisi pandemica in atto non si risolverà domani e gli effetti economici si protrarranno ovviamente nel tempo. Gravare di ulteriori oneri le società sportive porterebbe inevitabilmente molte di esse a cessare l’attività. Signor Presidente, Le stiamo chiedendo di valutare con grande attenzione l’effetto di tali disposizioni e, se non fosse possibile riconsiderarli nel merito, quanto meno differirne l’entrata in vigore”.
fonte: gazzetta.it