La Trevigliese non parteciperà alla fase finale del campionato di Eccellenza. Dopo aver valutato con la massima attenzione tutti i possibili scenari, nonché le necessità richieste da un’eventuale adesione alla proposta del Comitato Regionale Lombardia, insieme alle problematiche e ai rischi cui si andrebbe necessariamente incontro, la società biancocelesti ha deciso di rispondere ‘NO’ al questionario ricevuto dagli uffici di via Pitteri (leggi QUI la notizia relativa).
«A noi della Trevigliese – spiega il direttore generale Francesco Molteni – l’idea di riattaccare la spina dopo tanti mesi di inattività e in una situazione generale ogni giorno più difficile è sempre parsa sostanzialmente incomprensibile: in questa fase acuta della pandemia è piuttosto complicato anche solo pensare di rimettere in moto il campionato, al di là di qualsiasi ragionamento su tempistiche e format».
«La nostra società – prosegue Molteni – considera assolutamente primaria la salute di tutti i suoi tesserati e collaboratori. Riteniamo impossibile organizzare un ritorno in campo in serenità: mancano le condizioni per potersi dedicare con la giusta attenzione agli allenamenti, alle partite, ma anche a organizzare tutti i protocolli sanitari che si renderebbero necessari per poter partecipare alla competizione. Per giunta con la possibilità di esporre tanti tesserati ai rischi della quarantena, come peraltro insegnano i recenti casi accaduti in Bergamasca nel campionato di serie D».
La Trevigliese non è l’unica società bergamasca che ha deciso di rimanere ai box: nel girone B non ripartiranno neppure AlbinoGandino, Cisanese e Vertovese, così come la Forza e Costanza nel girone C. Hanno invece deciso di partecipare alla fase finale la Lemine Almenno, il Mapello, la Valcalepio e lo Zingonia Verdellino, che ora dovrebbero venire inserite in un format tutto nuovo e tutto da stabilire.