Antonio Gargiulo, presidente Napoli United su ennesimo stop campionati regionali fino al 5 marzo: “Abbandonati ad una lenta agonia”
Arriva l’ennesima batosta, la consapevolezza che con molta probabilità sta per calare il sipario su questa stagione sciagurata. Dopo l’ultimo Dpcm che sarà in vigore dal 16 gennaio, lo sport di carattere regionale rimane ai box fino al 5 marzo. E poi chissà. Il tempo quindi, necessario per concludere il campionato ci sembra davvero poco, o comunque sarà necessario rivedere tutte le modalità della competizione, snaturando e sminuendo ulteriormente la nostra categoria.
FIGC e LND hanno il dovere di prendere in carico la questione dei campionati regionali dilettantistici, in particolar modo quello di Eccellenza e renderlo di interesse nazionale, per restituire dignità alle nostre categorie. In primis in quanto garantisce la partecipazione al prossimo campionato di serie D e poi per numero di addetti, per investimenti e per la nostra professionalità, calpestata nuovamente. In alternativa dichiarino esplicitamente il contrario ed annullino l’intera stagione sportiva.
Ci aspettiamo dalla FIGC e dalla LND delle risposte concrete, delle prospettive, delle tutele che gli enti preposti hanno il dovere di offrire. La fase attendista, di stare alla finestra a guardare il governo cosa decide, non è più tollerata, ma ci conduce solo ad una lenta e tragica fine. In tre mesi di stop sarebbe stato possibile organizzare il prosieguo della stagione.
È assurdo che nel nuovo provvedimento governativo si preveda la riapertura delle piste da sci per metà febbraio, mentre centri sportivi, palestre ecc., dovranno attendere ancora fino al 5 marzo.
Ma solo a me manca tutto questo? Ma che vogliamo fare? Queste emozioni si devono vivere! Mi viene il dubbio che a tanti quasi fa comodo questo stop”. Ieri sera, ho voluto dare sfogo ai miei mille dubbi e perplessità attraverso un post su Facebook. Spesso mi capita di rivedere gli highlights delle partite e mi sembra un tempo fin troppo lontano, quasi dimenticato per alcuni. Dopo 11 anni di presidenza, di battaglie, vittorie ma anche sconfitte e difficoltà, mi ritrovo a dover fare una riflessione ben più profonda che esula dall’aspetto puramente economico e pratico della questione, ma che riguarda i “sentimenti”.
Questo stop ha dimostrato con i fatti che l’attenzione verso i campionati cosiddetti minori è pari a zero. E che forse questa situazione faccia comodo a tanti? Il silenzio e a questo punto menefreghismo generale mi portano a pensare che io sia un “folle” nel pensare che si possa riprendere a breve, o che comunque si stia facendo il possibile per farlo in tutta sicurezza, o meglio ci sia interesse nel voler ricominciare.
Ho più volte ribadito ed evidenziato che i campionati dilettantistici potevano tranquillamente proseguire spendendo i soldi dei contributi per il protocollo di sicurezza come sta avvenendo in Serie D. Ed invece siamo stati dimenticati, abbandonati ad una lenta agonia.
Con i fondi che il governo sta sistematicamente erogando quali bonus collaboratori avremmo potuto fare addirittura i tamponi tra il primo ed il secondo tempo di ogni gara e attivare tutte le disposizioni anti covid. Questa pioggia di denaro distribuita senza criterio dimostra la cecità del governo ed il disinteresse degli organismi sportivi.
Il danno sociale ed economico di questo scempio avrà purtroppo ricadute gravissime non solo sul mondo dello sport, perché si stanno calpestando i valori e la funzione sociale dello stesso.