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EccCampania: Napoli United “L’attesa è grande per la riunione della LND”

Pubblicato sulla pagina Facebook ufficiale della società:

L’attesa è grande per la riunione di domani del Consiglio Direttivo – Lega Nazionale Dilettanti, che potrebbe prendere la storica decisione di riconoscere all’Eccellenza lo status di campionato di interesse nazionale. Questo significherebbe ripartire, con la sola ratifica del CONI e senza nessun ulteriore intervento legislativo.

Con un calvario che dura da mesi e lontani da quel calcio giocato che è la nostra vera passione, l’emozione è grande e siamo fiduciosi. Ripartire in sicurezza col protocollo della Serie D ci sembra la decisione più giusta, logica e saggia, che possa venire fuori dalla riunione di domani.
Vogliamo però approfittare dell’occasione per fare alcune precisazioni sull’intero movimento del calcio dei dilettanti. Noi vogliamo che riparta tutto, e la ripartenza dell’Eccellenza rappresenterebbe per noi la premessa per la ripresa di tutti i campionati federali. Ci batteremo per far ripartire tutti in sicurezza il 5 marzo, allungando il calendario ai mesi estivi.
Non ci piacciono le guerre fra poveri e perciò pensiamo che la ripartenza dell’Eccellenza sarebbe una vittoria per tutto il settore dilettantistico, oltre che il volano per la ripresa di tutti i campionati della piramide del calcio italiano.
Siamo invece nettamente contrari al blocco delle retrocessioni, tanto in Serie D che in Eccellenza. Innanzitutto per una questione di regolarità dei campionati, a maggior ragione in Serie D le cui gare sono quotate dalle società di scommesse. Bloccare le retrocessioni significherebbe ripartire col piede sbagliato.
Riteniamo però che sia arrivato il momento di una riforma radicale del calcio dei dilettanti.
Non è vero, innanzitutto, che nelle nostre categorie ci siano solo rimborsi spese, perché sappiamo tutti che i compensi sono consentiti e fino a diecimila euro godono dell’esenzione dall’Irpef.
Bisogna smetterla con la retorica dei dilettanti perché in Eccellenza tanti calciatori e addetti ai lavori vivono grazie alla loro attività che è un vero e proprio lavoro. Regolarizzare queste posizioni prendendo atto semplicemente della realtà, ci sembra un primo passo doveroso per uscire dall’ombra e dalla precarietà.
Siamo poi convinti che bisognerebbe guardare lontano, ai modelli di altre nazioni europee dove la quinta serie è spesso un girone unico nazionale. Senza ovviamente impedire a nessuna società di partecipare al campionato che è in grado di sostenere.
In Inghilterra, per esempio, la National League, che è l’equivalente della nostra Eccellenza ed è organizzata in un girone unico nazionale, ha stretto un accordo per 30 partite trasmesse in diretta televisiva su BT Sport. È solo un esempio delle straordinarie possibilità in termini di crescita, fatturato, interesse, che una riorganizzazione dei segmenti intermedi del calcio italiano potrebbe garantire.
Ripartiamo intanto, ma noi ci crediamo.