Vari club di Serie A hanno inviato una dura lettera indirizzata al presidente Dal Pino, all’ad De Siervo e alle altre 13 società di Serie A ribadendo il proprio dissenso alla partnership del calcio italiano con fondi d’investimento e di voler chiudere con DAZN e Sky sulla base dell’offerta complessiva da 910 milioni arrivata qualche settimana fa.
“Cari Paolo e Luigi,
Cari Presidenti,
Facciamo seguito alla nostra lettera del 15 febbraio scorso ed a quella di ieri di Slieri Investimenti S.p.A. per ribadire la posizione delle sottoscritte società – si legge infatti nell’incipit della missiva inviata dalle sette squadre del massimo campionato italiano -.
In primo luogo, apprendiamo di un incontro avvenuto il 1° marzo scorso tra l’Amministratore Delegato della Lega (Luigi De Siervo, ndr) ed il Consorzio al fine di verificare se permanesse l’interesse del Consorzio a definire la “partnership strategica”. Di tale incontro non solo i Club non stati minimamente informati ma l’Amministratore Delegato vi ha partecipato senza aver alcun mandato in tal senso da parte dell’Assemblea, unico organo competente non solo a “definire la partnership strategica” ma anche a verificare la sussistenza dei presupposti per la prosecuzione delle trattative con il Consorzio.
E bene poi chiarire che – prosegue la lettera firmata da Juventus, Inter, Lazio, Napoli, Atalanta, Fiorentina e Verona -, in ogni caso, né l’Assemblea della Lega né il “comitato dei Cinque” hanno mai definito, né all’unanimità né a maggioranza, tutti i termini dell’operazione: come è noto, infatti, i punti e i termini ancora in discussione sono essenziali.
Ciò premesso, le sottoscritte Società, nel confermare la propria contrarietà alla proposta di partnership strategica di Salieri Investimenti S.p.A., ribadiscono la necessità di procedere senza indugio all’assegnazione dei diritti audiovisivi per il territorio nazionale e per quello internazionale. A ciò si aggiunga che, sino a quando le predette procedure competitive non saranno positivamente concluse, le nostre Società non prenderanno neppure in esame alcuna nuova proposta o progetto da parte del Consorzio o di altri soggetti.
Pertanto – concludono i sette club -, condotte ostruzionistiche, dilatorie oltre che lesive degli interessi di coloro che le pongono in essere espongono gli autori delle stesse a legittime pretese risarcitorie“.