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D/H: Manfredonia-Costa D’Amalfi, ricorso respinto: campo neutro e porte chiuse

La sfida tra Manfredonia Calcio 1932 e Costa D’Amalfi, in programma il prossimo 9 marzo, si disputerà su campo neutro e a porte chiuse. La decisione arriva dopo il pronunciamento della Corte Sportiva d’Appello, che nella giornata del 24 febbraio 2025 ha respinto il ricorso presentato dalla società biancoceleste contro la squalifica del proprio stadio, il Miramare.

Le motivazioni della squalifica

La sanzione è stata inflitta in seguito a ripetuti episodi di violenza e comportamenti scorretti da parte di alcuni tifosi del Manfredonia. In particolare, nella gara contro il Francavilla del 16 febbraio 2025, i sostenitori locali si sono resi protagonisti di lanci d’acqua e sputi nei confronti di un assistente arbitrale, colpendolo più volte alla testa e alla divisa. Inoltre, al termine dell’incontro, un petardo è esploso nelle vicinanze dello stesso ufficiale di gara, provocandogli bruciore agli occhi e stordimento.

L’episodio si inserisce in un quadro di recidiva: già in precedenza il club aveva ricevuto due diffide e si erano verificati atti vandalici, come quelli avvenuti a Brindisi lo scorso 15 dicembre.

Un duro colpo per il Manfredonia

La decisione della Corte rappresenta un ulteriore danno per il Manfredonia Calcio 1932, sia sotto il profilo sportivo che economico. La squadra si trova a dover affrontare un match cruciale per la lotta salvezza senza il sostegno del proprio pubblico e con costi aggiuntivi per l’organizzazione della gara su campo neutro.

Il club ha espresso il proprio disappunto, prendendo nuovamente le distanze dagli atti di violenza commessi da alcuni tifosi e ribadendo la necessità di isolare tali comportamenti:

“Questi episodi ledono l’immagine della società e della città. Confidiamo nella collaborazione della parte sana della tifoseria e nell’intervento delle Forze dell’Ordine per individuare i responsabili”.

Appello alla responsabilità e intervento delle istituzioni

La società ha inoltre invitato le autorità competenti ad adottare provvedimenti mirati affinché episodi simili non si ripetano. L’auspicio è che le Forze dell’Ordine possano identificare al più presto i responsabili di tali atti, affinché il Manfredonia possa tornare a giocare in un ambiente sereno, senza il rischio di ulteriori penalizzazioni.

Nel frattempo, la squadra dovrà prepararsi ad affrontare un’altra difficoltà in una stagione già complessa, con la speranza di riuscire a conquistare punti fondamentali nella corsa alla salvezza.