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D/H: Fidelis Andria, Di Benedetto avvia l’iter per la cessione delle quote

Il dirigente dimissionario offre le quote a Lamorte, che ora ha 15 giorni per esercitare la prelazione

In casa Fidelis Andria si apre ufficialmente l’iter per la cessione delle quote di maggioranza. Con un comunicato ufficiale, il club ha reso noto che Giuseppe Di Benedetto, dirigente dimissionario e socio di maggioranza della Uniti per la Fidelis S.r.l., ha avviato le procedure per vendere il proprio pacchetto pari al 65,70% della società, che a sua volta detiene il 90% della Fidelis Andria 2018 S.r.l.

Come previsto dallo statuto, la proposta è stata inoltrata via PEC in data 9 aprile all’altro socio, Pietro Lamorte, che ora ha 15 giorni di tempo per esercitare il diritto di prelazione e decidere se acquisire le quote, cedute al prezzo simbolico di un euro, oppure rinunciarvi.

La Fidelis ha confermato l’avvio dell’iter sottolineando che ora il destino della società è nelle mani di Lamorte. Ma il tono del comunicato si fa subito critico: “Non vorremmo che il Sig. Lamorte rallenti la procedura con richieste pretestuose, come già avvenuto in passato”, riferendosi a precedenti comunicazioni in cui Lamorte aveva sollevato questioni legate a recesso per giusta causa o richieste di documentazione contabile.

“Se davvero non è interessato all’acquisto delle quote – continua la nota – lo comunichi al più presto per non ostacolare il passaggio di proprietà. Sarebbe opportuno per il bene della Fidelis che il Sig. Lamorte non temporeggi ulteriormente”.

Il club lancia anche un messaggio alla città e agli imprenditori locali: “Finora nessuno dei numerosi e facoltosi imprenditori di Andria si è interessato davvero alle sorti della società, per evitare la malaugurata ipotesi di una mancata iscrizione al prossimo campionato.”

Infine, un richiamo accorato: “Dietro a tastiere o striscioni sono tutti pronti a inveire, ma ora bisogna dimostrare con i fatti chi ha davvero a cuore i nostri colori. Dal 2023, una sola persona ha evitato il fallimento. Ora serve il coraggio di mettersi in gioco.”

La situazione resta delicata e l’intera piazza attende la risposta di Pietro Lamorte, il cui silenzio rischia di compromettere il futuro della Fidelis Andria.