A distanza di due mesi ed in seguito a cinque pareggi consecutivi, ritrova vittoria e clean-sheet la Luparense. Regolata l’Ambrosiana con cinismo e diligenza: Ruggero svetta di testa su calcio d’angolo e sblocca la gara nel primo tempo, Rivi raddoppia e congela il risultato su calcio di rigore a 10’ dal traguardo. 2-0 e Luparense nuovamente sul podio.
IL TABELLINO
LUPARENSE – AMBROSIANA 2-0
(Primo tempo 1-0)
LUPARENSE (3-5-2): Plechero; Beccaro (67’ Zanella), Ruggero, Cherubin; Boron, Chajari, Rubbo (46’ Laurenti), Pilastro (74’ Meneghini), Cucchisi; Cardellino (46’ Vassallo), Rivi (83’ Rabbas) All. Zanini
AMBROSIANA (4-3-3): Nannetti; Turano, Dal Cortivo (43’ Menini), Leggero, Dall’Agnola (81’ Dabo Gnako); Menolli, Malagò (63’ Manconi), Trento; Ferrari (67’ Giordano), Boix, Righetti All. Sammarco
MARCATORI: 37’ Ruggero (L), 81’ Rivi (rig.) (L)
AMMONITI: 29’ Menolli (A), 68’ Zanella (L), 70’ Sammarco (all.) (A), 78’ Menini (A)
Calci d’angolo: 4 – 3
Direttore di gara: Matteo Campagni (Firenze)
Dando un’occhiata al recente andamento della Luparense si può notare una prevalenza di segni ‘X’ unica nel suo genere: cinque, infatti, i pareggi consecutivi inanellati dai rossoblú. Complice anche lo stop del campionato causa covid, la Luparense manca il bottino pieno dal 18 dicembre, un’astinenza da spezzare al più presto. Prende dunque il via l’esame Ambrosiana, al terzo tentativo dopo ben due rinvii. Veronesi in piena zona play-out e con una sola lunghezza di vantaggio sulla zona retrocessione, ma reduci da un risultato tennistico ai danni dei cugini del San Martino Speme: fuoco di paglia o grido di battaglia? Sarà il campo a decretarlo.
LA CRONACA
Ruotano gli interpreti nell’undici lanciato da Mister Zanini: Beccaro e Pilastro dal primo minuto, oltre ad Othman Chajari riproposto a centrocampo. Dalla parte opposta opta per il 4-3-3 Paolo Sammarco, con Ferrari, Boix ed il rientrante Righetti a comporre il tridente offensivo. L’Ambrosiana bussa per prima alla porta avversaria: traversone da sinistra di Trento e colpo di testa di Boix respinto ottimamente da Plechero. Replicano i Lupi con un’azione manovrata sulla fascia sinistra, protagonista Andrea Boron: traversone della freccia di Monselice, sponda aerea di Rivi e parata provvidenziale di Nannetti sul bolide scagliato da Cardellino. Sostanziale equilibrio e ritmi di gioco non certo esaltanti, le due squadre si limitano di fatto ad alcuni attacchi estemporanei. Plechero provvidenziale a presidiare il primo palo sul destro di Boix, poi aiutato dal palo sulla gran conclusione di Menolli. Sul fronte opposto i Lupi carburano alla distanza, senza eccedere nell’intensità della manovra ma sapendo sfondare il muro eretto dai rossoneri. Protagonisti in questo frangente i difensori: Beccaro riceve un traversone rasoterra di Boron e spara sull’esterno della rete, poco più tardi Ruggero impatta di testa su calcio d’angolo di Pilastro e batte Nannetti. Seconda rete per il classe 2000 in questo campionato.
Con grande efficacia la squadra di Mister Zanini manda agli archivi il primo tempo in vantaggio di un gol. Occorrerà tenere alti i giri del motore e congelare un successo troppo importante per farselo sfuggire. Ma guai ad abbassare la guardia: il palo colpito da fuori area dal solito Menolli rappresenta un campanello d’allarme (61’). L’Ambrosiana è ancora viva e, seppur non vi siano pericoli di reale entità, il risultato resta ancora in bilico. La Luparense, dal canto suo, riesce in ogni caso ad evitare ogni possibile incursione avversaria, palesando una buona organizzazione difensiva con cui di fatto respinge ogni assalto. Retroguardia rafforzata dall’ingresso di Gregorio Zanella, con Mirco Vassallo a far invece la voce grossa sul fronte offensivo: sgroppata poderosa del bomber genovese e fallo subito in piena area da Menini. Penalty ed ammonizione per il terzino rossonero, dal dischetto Luca Rivi trasforma con il destro al centro della porta per il suo terzo centro consecutivo, undicesimo in campionato.
Risultato in ghiaccio e finale tutto in discesa per la Luparense, nei minuti conclusivi l’unico sussulto ospite è rappresentato dalla progressione palla al piede di Dabo Gnako, conclusa con un sinistro fuori di poco. Tre minuti di extratime prima del fischio finale del direttore di gara, tre come i punti che finalmente tornano in quel di San Martino a distanza di due mesi. Il successo e la tranquillità palesata dalla squadra in campo sono ingredienti senza dubbio preziosi per pianificare un prosieguo del campionato all’insegna dell’ottimismo, andato un po’ a smarrirsi con gli ultimi risultati. Una difesa che funziona, un Rivi onnipresente in zona gol, le performance positive di Beccaro e Pilastro lanciati quest’oggi dal primo minuto, l’evoluzione di Marco Ruggero coronata con il gol, un nuovo clean sheet a distanza di quasi tre mesi (l’ultimo il 5 dicembre sul campo del San Martino Speme): tutti fattori più che confortanti, fondamentale farne tesoro e magari aprire una striscia di risultati positivi di qui in avanti.
Comunicato della società sul sito ufficiale