Comunicato dalla società sul proprio sito ufficiale:
Hanno entrambi 31 anni, sono originari del territorio padovano, vantano esperienza, qualità e conoscono la categoria come le loro tasche: Mattia Episcopo e Andrea Raimondi sono i due nuovi innesti della SSD Dolomiti Bellunesi. Centrocampista uno, attaccante l’altro: entrambi con licenza di inventare, creare. E segnare: «Cercavamo un centrocampista che potesse agire anche da trequartista – spiega il direttore sportivo, Marco Conte – o da esterno. Insomma, un elemento duttile come Episcopo, perché in mezzo al campo ci mancavano determinate caratteristiche, più offensive. Per quanto riguarda Raimondi, nel momento in cui è partito Sivilla volevamo un attaccante che si adattasse alle caratteristiche di Corbanese e degli altri atleti del reparto avanzato».
Trentunenne di Camposanpiero, Episcopo calca i rettangoli verdi della serie D da dieci anni, vissuti tra Giorgione, Mestre, Vigontina, Cjarlins, Union Feltre, Delta Porto Tolle e Luparense: «Qui c’è ambizione – racconta Mattia – e, quando è emersa la proposta della SSD Dolomiti Bellunesi, non ho tentennato. Sarà un’avventura molto stimolante. La trattativa? È nata la settimana scorsa: considerato il turno infrasettimanale alle porte, volevo essere subito a disposizione del mister e dei compagni». Episcopo è reduce da un infortunio e non è ancora sceso in campo nella seconda metà del 2021: «Ma ora sto bene, da tre settimane mi allenavo con il gruppo (a San Martino di Lupari) ed ero a disposizione. Penso di essere in buone condizioni, mancherà solo un po’ di ritmo partita». Il centrocampista non ha dubbi: «Forse due, al massimo tre squadre sono sopra a tutti, ma poi c’è bagarre. E noi, in questa bagarre, vogliamo essere presenti e lasciarci alle spalle le altre avversarie. Il mio punto di forza? L’intelligenza tattica».
Raimondi, invece, è una seconda punta che si è spinta fino alla serie B: «Ho scelto la SSD Dolomiti Bellunesi – argomenta l’ex Arzignano, Campodarsego, Delta e Luparense – perché il progetto mi è piaciuto fin dal principio. In più, conoscevo bene le realtà che hanno dato vita alla fusione e questo mi ha spinto ad accettare la proposta». In termini di obiettivi, vietato porsi limiti: «Vorrei arrivare il più in alto possibile. L’ho sempre pensata così, ovunque io abbia giocato. Nella vita, come nel calcio, bisogna essere ambiziosi». Raimondi e il Cobra, una coppia tutta da scoprire: «A Simone cercherò di far segnare ancor più gol di quanti già ne realizzi – sorride -. Lavoreremo per trovare l’intesa giusta: a quel punto, ci si potrà divertire». L’attaccante intende lasciare un’impronta: «Ne ho viste tante in carriera, sarò felice di poter dare il mio contributo in qualsiasi ambito. Anche se si tratta di offrire consigli ai più giovani».