Gli ultimi DPCM hanno disciplinato anche le restrizioni per l’attività sportiva, per gare ed allenamenti (quindi compreso anche il calcio) in questo momento di proroga dello stato di emergenza nazionale dovuto al Covid 19.
Ai luoghi dove era già obbligatorio presentare il green pass rafforzato (rilasciato a guariti e vaccinati) si aggiunge un nuovo elenco. E quindi da oggi e fino al 31 marzo 2022, fine dello stato di emergenza, servirà il rafforzato per tutti questi luoghi all’aperto e al chiuso.
– ristoranti e bar
– cinema e teatri
– piscine, palestre, sport di squadra, stadi, palazzetti dello sport
– spogliatoi
– musei e mostre
– centri benessere, centri termali (salvo che per livelli essenziali di assistenza e attività riabilitative o terapeutiche); centri culturali, centri sociali e ricreativi (esclusi i centri educativi per l’infanzia)
– parchi tematici e di divertimento
– sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò
– alberghi e strutture ricettive
– feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose
– sagre e fiere
– centri congressi
– impianti di risalita con finalità turistico-commerciale anche se ubicati in comprensori sciistici
– navi, treni e aerei
– autobus, metropolitane e tram.
A partire dal 10 gennaio 2022, in zona bianca, gialla e arancione, sarà consentito esclusivamente ai soggetti in possesso di una delle certificazioni verdi COVID-19 di cui all’articolo 9, comma 2, lettere a), b) e c-bis) del decreto-legge 22 aprile 2021, n. 52,
convertito con modificazioni dalla L. 17 giugno 2021, n. 87, (cd. certificazione verde “rafforzata”), nonché alle persone di età inferiore ai dodici anni e ai soggetti esenti dalla campagna vaccinale sulla base di idonea certificazione medica rilasciata secondo i criteri definiti con circolare del Ministero della salute:
– l’accesso a eventi e competizioni sportive
– l’accesso, all’aperto e al chiuso, a servizi e attività di piscine, centri natatori, palestre, centri benessere, anche all’interno di strutture ricettive, di cui all’articolo 6
– la pratica di sport di squadra e di contatto, sia al chiuso che all’aperto
– l’accesso agli spazi adibiti a spogliatoi e docce, in questo caso con esclusione dell’obbligo di certificazione anche per gli accompagnatori delle persone non autosufficienti in ragione dell’età o di disabilità
– l’accesso agli impianti sciistici
Ai titolari o gestori dei servizi e delle attività spetta la definizione delle misure organizzative per il controllo del possesso delle certificazioni verdi previste dalla norma. Essi potranno
pertanto, anche con riferimento ai centri e circoli sportivi ove siano disponibili attività sia al chiuso che all’aperto, individuare le misure idonee ad assicurare la tutela delle persone presenti e a facilitare le operazioni di controllo.”
Pertanto in attesa del necessario adeguamento dei protocolli FIGC (aggiornati al 3 dicembre 2021) ai suddetti provvedimenti governativi, a decorrere dal 10 gennaio 2022 fino alla
cessazione dello stato di emergenza epidemiologica da Covid -19, ferme restando le determinazioni della FIGC, della LND (e dei singoli Comitati Regionali LND) circa l’interruzione dei rispettivi campionati, il Gruppo Squadra (tecnici, atleti, fisioterapisti etc..) per le attività sportive calcistiche a livello nazionale, regionale, provinciale e di base (di squadra e di contatto) dovrà rispettare l’obbligo del possesso del Green pass rafforzato durante allenamenti ed amichevoli: sia all’aperto che al chiuso.
Nessuna norma restrittiva è attualmente prevista per lo svolgimento dell’attività sportiva di squadra e di contatto dei ragazzi con età inferiore ai 12 anni (sia al chiuso che all’aperto).
In tali casi, ovviamente, rimane ferma l’applicazione delle disposizioni precettive, di prevenzione e di controllo, contenute nei Protocolli Covid Figc-LND, e l’obbligo di possesso di Green pass rafforzato per i loro Tecnici istruttori.
Da ultimo, nel ricordare l’imminente pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Legge varato il 5 gennaio 2022 che introduce l’obbligo di vaccinazione fino al 15 giugno 2022 per tutti i cittadini italiani e stranieri, di almeno 50 anni, residenti in Italia o
soggiornanti nel nostro Paese iscritti o meno al Servizio sanitario nazionale, ricordiamo che noi Tecnici, specialmente nell’odierno periodo emergenziale, ricopriamo una “posizione di garanzia” a tutela delle condizioni di salute dei nostri calciatori: posizione attribuitaci sia dall’Ordinamento statale che da quello sportivo (V.si pure art. 19 del Regolamento del settore tecnico). La relativa violazione potrebbe comportare, oltre a responsabilità di natura
penale e civilistica, anche l’instaurazione di procedimenti disciplinari da parte degli organi di Giustizia sportiva FIGC.
Fonte: Associazione Italiana Allenatori Calcio