Il presidente del Burano, squadra di terza categoria Venezia, Nicola Soffiato, ha deciso di ritirare la squadra dopo le pesanti squalifiche a seguito dell’incontro Torre di Mosto-Burano.
Più di un anno di stop a Mattia Segato, fermato fino al 30 Novembre 2023 per aver pestato il piede del direttore di gara; oltre due anni di squalifica a Simone D’Este, fermato fino al 30 novembre 2024 per un testa a testa con il direttore di gara e avergli sputato addosso; sei mesi di stop a Yuri Costantini, fermato fino al 30 aprile 2023 per aver rotto il taccuino del direttore di gara; più di un anno di stop al massaggiatore Paolo Gobbato, che ha svuotato una borraccia d’acqua sulla testa dell’arbitro dell’incontro, fermato fino al 31 dicembre 2022.
Il Presidente Soffiato ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dove ha spiegato i motivi del ritiro:
“«Basta con il calcio, ci ritiriamo».
«Dobbiamo tornare indietro di diverso tempo, ad anni fa, quando la nostra squadra si era fatta la fama di squadra cattiva e scorretta. Una fama ingiusta, ancor più adesso che sono cambiati quasi tutti i giocatori. Gli arbitri con noi partono prevenuti, abbiamo sempre la sensazione che ci colpiscano come se ci fosse un disegno preciso. Faremo sicuramente ricorso contro queste squalifiche assurde, che ci vedono parte lesa senza motivo, fermo restando che ritireremo la squadra. Ci stiamo organizzando».
«Domenica c’è stato l’episodio più eclatante. Il portiere è uscito con il ginocchio alto come insegnano nelle scuole calcio e ha preso il pallone, subito dopo un avversario si è scontrato con lui. L’arbitro ha ammonito il nostro portiere, ha decretato il calcio di rigore e non ha voluto sentire ragioni di alcun tipo. Ma la cosa più assurda è accaduta dopo. Perché tutta la squadra, tranne il nostro portiere, ha protestato vivacemente e l’arbitro incredibilmente ha ammonito ancora il nostro estremo difensore espellendolo per doppio cartellino giallo. Erano tutti allibiti, anche gli avversari. L’arbitro si è giustificato che quelle proteste non potevano essere tollerate e qualcuno doveva punire perché fosse di esempio. Il resto della partita è stato dominato dal nervosismo e il direttore di gara ne ha espulsi altri tre dei nostri».
«Non servivano i carabinieri. È stato un intervento totalmente inutile, visto che non è accaduto alcun fatto violento, come constatato pure dalle forze dell’ordine, che infatti non hanno dovuto fare nulla».
Ci sentiamo traditi e non ci divertiamo più. Ho ricevuto tanti messaggi dai miei giocatori che mi hanno ringraziato per quanto fatto per il calcio a Burano in questi anni. La squadra condivide la decisione, ha capito le motivazioni e ne ha preso atto. Dispiace perché è una sconfitta per tutto il calcio e per noi in primis. Ma non potevamo andare avanti così».“