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Arbitro aggredito in Sicilia: squadra esclusa e otto giocatori squalificati fino al 2030

Dopo l’aggressione in Sicilia a Diego Alfonzetti, il Giudice Sportivo esclude la squadra Under 17 e squalifica otto giocatori

Pesantissima la decisione del Giudice Sportivo dopo l’aggressione al giovane arbitro Diego Alfonzetti, 19 anni, avvenuta in Sicilia durante una partita di play-off della categoria Under 17 tra Russo Sebastiano Calcio Riposto e Pedara. I fatti, che hanno suscitato indignazione a livello nazionale, hanno portato all’esclusione della RSC Riposto dal campionato e alla squalifica di otto giocatori fino al 5 aprile 2030.

Durante la gara, l’arbitro è stato aggredito fisicamente da diversi tesserati della squadra del Riposto. L’episodio ha avuto un’eco tale da spingere l’Associazione Italiana Arbitri a oscurare il proprio sito ufficiale, sostituendolo con un’immagine simbolica contro la violenza. Il presidente dell’AIA, Antonio Zappi, ha dichiarato: “È una situazione ormai inaccettabile. Queste incresciose aggressioni nei confronti dei nostri arbitri, spesso giovanissimi, picchiati da persone che per età potrebbero esserne i genitori solo per un fuorigioco o un rigore, devono essere oggetto di una profonda analisi, anche a livello istituzionale e politico, perché hanno assunto un significato non solo sportivo ma anche sociale che deve essere combattuto con fermezza da tutta la società civile”.

Il provvedimento ufficiale del Giudice Sportivo prevede:

  • l’esclusione della società RSC Riposto dal campionato Allievi/Under 17 per la stagione 2025/2026, con l’aggiunta di una ammenda da 500 euro;

  • la squalifica fino al 5 aprile 2030 per i calciatori Sergio Rapisarda, Fabio Arcidiacono, Matteo Mancini, Mario Messina, Gabriel Pagano, Matteo Finocchiaro, Matteo Treffiletti, Simone Alfio Rosa e Mattia Sebastiano Cucè, con preclusione alla permanenza in qualsiasi rango o categoria della FIGC;

  • la squalifica fino al 5 aprile 2028 per Alessandro Dilettoso;

  • la squalifica fino al 30 giugno 2025 per l’allenatore Maurizio Anastasi, con sanzione attenuata in virtù della collaborazione offerta nel tentativo di proteggere l’arbitro durante l’aggressione.

Un provvedimento severo che intende lanciare un chiaro segnale contro ogni forma di violenza nel mondo del calcio giovanile. Il caso resta ora sotto i riflettori anche a livello istituzionale, mentre l’AIA e la FIGC chiedono misure strutturali per la tutela degli arbitri e il rispetto delle regole sui campi di gioco.