Intervista senza filtri per Pantaleo Corvino, responsabile dell’area tecnica del Lecce, che a Il Messaggero ha parlato a ruota libera della sua carriera, della gestione dei calciatori e di temi personali. “Una trombata non fa mai male…”, ha dichiarato rispondendo con ironia alla domanda sul sesso prima delle partite.
Corvino ha ricordato alcune offerte rifiutate nel corso della carriera: “Ho perso dei treni importanti per scelta, ma non ho rimpianti. Ho realizzato i miei sogni”. Sulla sua passione per il calcio, ha aggiunto: “Voglio morire in pista, anche su una tribuna o in ufficio. Ogni giorno penso di lasciare, ma poi riparto più carico”.
L’ex dirigente della Fiorentina ha anche rivelato un retroscena su Dusan Vlahovic: “Mi dicevano che non era pronto, ma appena lo vidi non me ne andai finché non lo presi. Per un milione e mezzo…”.
Sul suo nome accostato alla Roma, Corvino ha glissato: “Andiamo avanti”. Più diretto invece il giudizio sul progetto Friedkin: “Il calcio va gestito come un’azienda. Mettere solo soldi non basta”.
Non è mancato un pensiero su Claudio Ranieri, con cui condivide un lungo rapporto: “Bellissimo. Ogni tanto ci scriviamo. Siamo partiti insieme dalla Serie C, era già un fuoriclasse”.
Infine, una battuta sul finale di stagione: “Siamo tutti in piena bagarre. Vorrei che Ranieri raggiungesse i traguardi che merita”.