Serie D, Abete: “Play Off? Dovranno portare a promozione”

Sono giorni di assemblee importanti per la Lega Nazionale Dilettanti (LND). Tra i partecipanti spicca Giancarlo Abete, attuale presidente designato dal Dipartimento Interregionale e già noto per aver ricoperto in passato la carica di presidente della FIGC. Da diversi anni Abete è una figura di rilievo nel calcio dilettantistico italiano.

Il dibattito sulla riforma dei campionati è un tema caldo da tempo, anche se recentemente sembra essersi affievolito. Tuttavia, resta una questione centrale nei vertici delle varie leghe. In Serie D, in particolare, uno degli argomenti più discussi riguarda i playoff.

Nella scorsa stagione, infatti, nessuna delle nove squadre vincitrici dei playoff è riuscita a ottenere la promozione in Serie C; solo i club che hanno terminato la regular season al primo posto sono passati al professionismo.

Nella giornata di lunedì 16 settembre, Giancarlo Abete è intervenuto ai microfoni di Antenna Sud per fare il punto della situazione. Tra i temi affrontati dal presidente della LND ci sono stati, come prevedibile, i playoff e la riforma dei campionati: “Abbiamo cento squadre professionistiche in Italia. La struttura attuale dei campionati prevede nove promozioni dalla Serie D e nove retrocessioni dalla Serie C. Questo comporta il rischio che i vincitori dei playoff non vengano ripescati. Solo sei o sette club si sono detti contrari alla disputa dei playoff; tutti gli altri hanno aderito. Non intendiamo imporre nulla a nessuno. Possiamo pensare a delle innovazioni per il futuro, ma al momento questa è la struttura dei campionati. Le società professionistiche sono destinate a diminuire fisiologicamente. La Serie D ha già oggi una sua centralità. Se possiamo lavorare sul meccanismo delle promozioni e delle retrocessioni, siamo disponibili a farlo. La riforma dei campionati? Non se ne parla più perché la Serie A vuole rimanere a venti squadre. L’obiettivo sarà ridurre, dal basso, il numero delle società professionistiche”.

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