“Non avremo pace finché non vedremo scritto Sebastiani qui giace.” Questo macabro striscione è apparso allo stadio di Pescara la scorsa notte, rivolto al presidente Daniele Sebastiani. Oltre a queste parole, i tifosi del club abruzzese hanno esposto anche una bara con il suo nome. La Digos sta attualmente indagando per identificare i responsabili di queste minacce, che fanno seguito a settimane di contestazioni accese.
La tifoseria organizzata ha preso di mira l’attuale dirigenza per mesi, e il fallimento nei play-off contro la Juventus Next Gen ha ulteriormente esasperato la situazione. I toni della contestazione sono tornati durissimi, con accenti macabri, come dimostrato dallo striscione e dalla bara di cartone esposta all’esterno della Curva Nord dello stadio Adriatico.
Non è la prima volta che si verificano episodi del genere. A inizio marzo erano stati esposti dei manichini raffiguranti il presidente Sebastiani e il direttore sportivo Daniele Delli Carri all’esterno dello stadio e sul ponte del mare.
Recentemente, il presidente del Pescara ha parlato della possibile cessione del club. In un’intervista, a margine di un evento in cui sono stati premiati Davide Merola e Alessandro Plizzari come migliori giocatori della stagione, Sebastiani ha dichiarato: “I nostri professionisti stanno lavorando a Milano e mi hanno detto che c’è un imprenditore italiano interessato al Pescara, una società che suscita molto interesse. Le trattative anche con altri interlocutori stanno andando avanti e spero di chiudere il prima possibile con uno di questi. Non ho messo deadline, sono pronto a garantire l’iscrizione come ho sempre detto, ma è chiaro che prima o poi arriverà il tempo delle scelte. Mi riferisco al tecnico e al ds. Ora Cascione e Delli Carri hanno il contratto in scadenza, perché voglio lasciare le mani libere a chi arriva.”