La riforma dello sport è ormai completa e i primi effetti si potrebbero vedere già a partire dal 2023. Tra le tante novità, una delle più attese nel mondo del calcio riguarda la normativa sul vincolo sportivo, che prevede l’impossibilità per un atleta di essere tesserato contemporaneamente da due squadre dello stesso ente federale nazionale. Questo vincolo, rimasto in vigore solo nel settore dilettantistico dopo il caso Bosman, è destinato a scomparire.
Secondo quanto riportato da Fisco Sport, in base all’articolo 31, il vincolo sportivo sarà eliminato gradualmente entro il 31 luglio 2023, secondo le disposizioni stabilite dalle singole federazioni sportive e discipline associate per il periodo di transizione.
Una volta concluso questo periodo di transizione, le federazioni saranno in grado di conoscere gli atleti tesserati solo per una stagione sportiva.
Ci sono anche novità per quanto riguarda il premio di formazione. Vengono individuate due tipologie di premi.
Il primo, a carico delle società professionistiche, viene ripartito tra le società dilettantistiche presso le quali l’atleta ha svolto la sua attività dilettantistica, in base a modalità e parametri che tengono conto della durata e del contenuto formativo del rapporto.
Il secondo, a carico delle società dilettantistiche, rappresenta una novità rispetto a quanto previsto dalla legge sul professionismo e tiene conto del fatto che, con l’entrata in vigore della riforma, anche le società dilettantistiche potranno stipulare contratti di lavoro con i propri atleti. Queste società saranno tenute a erogare un premio di formazione tecnica, suddiviso proporzionalmente in base alla durata e al contenuto formativo del rapporto tra l’atleta e la società dilettantistica presso la quale ha svolto la sua attività e il percorso di formazione.
L’ammontare del premio, che ha lo scopo di indennizzare il sodalizio di provenienza per l’impegno e l’investimento dedicato alla formazione e preparazione dell’atleta, sarà determinato dalla federazione secondo parametri specifici, tra cui l’età degli atleti e la durata e il valore economico del rapporto tra questi ultimi e la società o associazione sportiva con cui firmano il primo contratto di lavoro sportivo.