Questo il comunicato della società pubblicato sulla pagina Facebook domenica 18 ottobre alle 13:58:
“La società ASD Virtus Mola Calcio, in virtù di un caso di stato febbrile di un tesserato emerso in mattinata, ha scelto di non presenziare alla partita odierna in programma contro il Bitritto Norba. Il buonsenso ed il senso civico che dovrebbero appartenere a noi tutti, ci hanno imposto di mettere da parte il risultato sportivo e prevenire qualsiasi eventuale forma di rischio per noi stessi e per chi ci ospita.
Il ragazzo, su disposizione dell’ASL, è in isolamento domiciliare e sarà sottoposto al tampone nei prossimi giorni.”
La squadra avversaria, il Bitritto Norba, si è presentata regolarmente allo stadio di Bitritto perché la partita non era stata rinviata ufficialmente. Quindi la squadra molese subirà una sconfitta a tavolino.
Questo il post pubblicato su Facebook stamattina dalla Virtus Mola:
“Quanto accaduto nella giornata di ieri, è un comportamento che la nostra società condanna e nulla ha a che fare con i valori che ci contraddistinguono.
L’ASD Virtus Mola Calcio precisa che la partita da disputarsi ieri contro il Bitritto Norba non ha subito un rinvio come precisato da alcuni siti d’informazione, bensì ha visto la sconfitta a tavolino per 3-0 della nostra società.
Pur avendo provato a trovare un accordo per posticipare l’incontro, il Bitritto ha categoricamente rifiutato il rinvio, pertanto è scesa in campo seppur consapevole della nostra assenza per le ragioni dette poc’anzi.
Nonostante la nostra consapevolezza in merito al rischio relativo al risultato sportivo a noi avverso, abbiamo scelto la strada del buonsenso e della tutela di un bene ben più importante dei 3 punti in palio nella giornata di ieri: la salute, nostra e di chi ci ospitava.
Quanto ci aspettavamo ieri, era non solo il rinvio di una partita che nulla avrebbe comportato in termini di eventuali recuperi di squalificati o infortunati (come qualcuno può pensare), ma il dare un segnale all’intero movimento il quale necessita di una presa d’atto da parte di società come le nostre, che in un periodo così difficile devono fronteggiare rischi e pericoli enormi per dare fiato ad una passione.
Certi di aver agito per il bene di tutti, ci rifaremo alla nostra correttezza rimettendo nelle mani delle autorità competenti il giudizio della vicenda.“