Da domani Giuseppe Schiavone non sarà più in panchina a dirigere i suoi ragazzi in mezzo e fuori dal campo. Dopo la pesante sconfitta di giovedi in coppa a seguito anche di un periodo pre-natalizio che aveva smorzato oltre alla classifica gli entusiasmi di un inizio campionato da primato assoluto, la società ha deciso di interrompere il rapporto che sembrava inscindibile sino a due mesi or sono. Eppure dopo quel periodo difficile di novembre-dicembre domenica scorsa alla ripresa del campionato si era subito tornati alla vittoria contro il Capurso fiduciosi al cospetto dei prossimi incontri contro Fesca Bari e Don Uva che sulla carta avrebbero potuto ridare la necessaria fiducia al percorso (sinora rispettato) di rafforzare l’obiettivo dei play-off. Ma di mezzo c’era la gara di andata contro l’Incedit Foggia che si è rivelata determinante soprattutto per alcuni errori da parte dei giocatori scesi in campo a cui chiaramente va addebitato (come è giusto che sia) la concausa di ciò che in queste ore ha prodotto l’esonero di mister Schiavone. Come si dice nel calcio? Si vince e si perde tutti assieme. Discusse incluse alcune scelte tecniche di Peppe di fronte ad una gara importante come quella di giovedi, compromessasi dopo appena 2 secondi con il vantaggio ‘beffa’ degli ospiti (gran giocata di Bruno) che sino al termine dei giochi dilagavano. La sconfitta col San Ferdinando aveva sicuramente creato un precedente che se interpretato in un unica direzione poteva precedere questa decisione… Ma probabilmente, nonostante la società avesse deciso di continuare con tutta la rosa (rinforzandola oltremodo) e chiaramente in primis con mister Schiavone, viene spontaneo chiedersi se quel periodo nero aveva probabilmente influito a rompere qualcosa nel giocattolo tra mister Schiavone e qualche componente della squadra. Tutto è possibile. Siamo umani e anche calciatori. Ma da questo punto di vista si ha tutti qualcosa di più e di meglio da imparare. Perchè nel calcio non deve essere dato tutto per scontato per il semplice motivetto appreso nel trascorrere del tempo…”perchè è cosi”. Adesso, al di là delle questioni di cuore e di quanto ci si affezioni alle persone prima che ad una squadra per cui si tifa e al di là di quanto si possano condividere delle scelte che qualcuno deve necessariamente prendere nel momento in cui ritiene opportuno, la figura di Peppe Schiavone, insieme a Sergio Pantone e Pino Cirasole (ognuno con i propri pregi e difetti) rappresenta un innegabile gran pezzo di storia di una società che non può non riconoscere stima e apprezzamento per una persona che si è spesa sempre con serietà e spirito di sacrificio e che da ieri già soffre per non poterlo fare più. Nonostante l’esonero tutti e tre continueranno a mangiare ogni tanto la pizza insieme. D’altronde tutti e tre lo sanno, che il calcio è anche così. Nel frattempo si attende per inizio della prossima settimana l’ufficialità del nuovo allenatore (Pino Curci) che sostituirà mister Schiavone. Domani a Bari ci sarà Cilumbriello a farne le veci.
Comunicato della società sulla pagina Facebook ufficiale