Con un comunicato ufficiale la società annuncia:
F.J. Gallipoli Calcio 1946 annuncia di essersi assicurata le prestazioni professionali del Professor Giuseppe Bianco, che entrerà quindi a far parte dello staff tecnico di mister Vito Castelletti, nel ruolo di preparatore atletico. Per Giuseppe, Gallipolino doc, si tratta di un ritorno a casa, dopo le esperienze di San Severo prima e Atletico Racale poi, con quest’ultima che ha portato in dote la vittoria dello scorso campionato di Promozione.
Contestualmente la società ringrazia il professor Paolo Rizzo per la collaborazione e la professionalità dimostrata in questi mesi, cogliendo l’occasione per rivolgere un caloroso in bocca al lupo per la nuova ed entusiasmante esperienza nel mondo dei professionisti.
“Dopo un breve periodo di stop dovuto a motivi personali e di studio -racconta Giuseppe Bianco -, riparto con una nuova avventura qui a Gallipoli.
Sicuramente, farlo nella propria città, è un motivo in più di orgoglio ma anche di responsabilità.
Le motivazioni che mi hanno spinto ad accettare questa chiamata, sono senza dubbio riconducibili al lavoro, alla determinazione e all’ambizione percepita negli occhi dei fratelli Carrozza. In pochi mesi, partendo da zero, sono riusciti a costruire una società molto organizzata, uno staff e una rosa di tutto rispetto, con elementi di assoluto valore. Sono veramente onorato di entrare a farne parte”.
“Lo scorso anno – prosegue -con l’ Atletico Racale, siamo riusciti a centrare importanti traguardi, campionato vinto e finale di coppa purtroppo non disputata.
Colgo l’occasione per ringraziare pubblicamente la Società presieduta dal Presidente Cimino, tutti i calciatori con il quale ho avuto il piacere di lavorare, e non per ultimo, Mister Pietro Sportillo, con il quale si è instaurato un rapporto fraterno che va al di là del calcio.
Il campionato di quest’ anno presenta sicuramente delle differenze rispetto alle stagioni precedenti ma nasconde pur sempre le sue insidie.
Tra le difficoltà principali di questo torneo, oltre al valore di alcune rose, mi sento di citare le difficoltà ambientali di alcuni campi e dei terreni di gioco, che certamente penalizzano squadre che amano condurre il gioco e creare un calcio propositivo.
Perciò, – conclude -, bisogna adattarsi alle difficoltà di ogni gara e non abbassare mai la guardia, per non lasciare così punti preziosi e non avere rimpianti finali”