La finale playoff del girone D di Promozione Campania tra Virtus Stabia e Campagna è stata sospesa al terzo minuto dei tempi supplementari, a causa dei danni arrecati allo stadio Comunale di Casola dopo il gol del vantaggio segnato dagli ospiti, realizzato da Guerrera. L’esultanza accesa dei calciatori del Campagna, che si sono riversati sotto la tribuna riservata ai propri tifosi, ha provocato la rottura di parte delle barriere di protezione che separano il campo dagli spalti.
Il direttore di gara ha giudicato che non ci fossero più le condizioni per continuare la partita e ha quindi sospeso il match al minuto 108. Nel caos scaturito dall’entusiasmo per il gol, si è ipotizzato che la caduta delle barriere possa aver ferito un bambino di sei anni presente allo stadio. Una scena spiacevole che ha offuscato una partita fin lì giocata in un clima di equilibrio e correttezza.
Ora si attende la decisione del Giudice Sportivo, basata sul referto dell’arbitro Ciro Riglia di Ercolano. Dalla ripresa della gara fino al momento della sospensione, alla sconfitta a tavolino per responsabilità diretta: sono numerosi gli scenari che verranno chiariti solo nelle prossime ore.
Il comunicato della Virtus Stabia:
In seguito alla sospensione della partita tra Virtus Stabia e Campagna, i padroni di casa vogliono prendere le distanze dall’incidente avvenuto a Casola. La squadra napoletana si definisce parte lesa in un comunicato pubblicato sui propri profili social: “La società Virtus Junior Stabia Fr. è estremamente rammaricata per quanto accaduto al terzo minuto del secondo tempo supplementare della gara con il Campagna, valevole per il secondo turno dei playoff del campionato di Promozione, ed esprime vicinanza al piccolo tifoso rimasto ferito. I calciatori del Campagna, dopo aver siglato una rete, con eccessiva veemenza si sono catapultati sulle recinzioni che dividono il terreno di gioco, al fine di esultare con i loro tifosi, abbattendole e ferendo un bambino tifoso della stessa società”.