Riceviamo e pubblichiamo il testo integrale del Comunicato Stampa diffuso pochi minuti fa dalla Federcalcio regionale
“Venerdì 26 febbraio si è svolto, in presenza, il Consiglio Direttivo del Comitato Regionale Veneto. In premessa, su invito del Coordinatore Regionale Prof. Valter Bedin, viene ricordato Luca Moro, prezioso collaboratore della Delegazione di Treviso e dell’ufficio del Coordinatore Regionale per l’attività giovanile, osservando un momento di raccoglimento in sua memoria.
In merito all’assemblea elettiva del 22 febbraio, il Presidente Ruzza ha illustrato quanto accaduto prendendo atto dell’esito delle elezioni.
Per il prosieguo dell’attività vi è un cauto ottimismo per la ripartenza dei campionati regionali maschili e femminili di Eccellenza (calcio a 11) e dei campionati regionali maschili e femminili di serie C/1 e di serie C di calcio a 5. Ottimismo dovuto al riconoscimento di attività di “preminente interesse nazionale” di tali categorie da parte della Figc e del Coni.
In tal senso si rimane in attesa delle decisioni del Consiglio Federale convocato per venerdì 5 marzo.
Come più volte ricordato, la Lega Nazionale Dilettanti ha richiesto alla Figc, considerata la situazione di grande difficoltà che stanno attraversando le società sportive dilettantistiche, un impegno per garantire la sostenibilità economica di un’eventuale ripresa.
Se così fosse, appare scontato che lo scenario risulterebbe cambiato rispetto a quanto in precedenza ipotizzato. In quest’ottica il Comitato Regionale Veneto ha provveduto, come richiesto dalla stessa LND, a restituire un questionario ipotizzando le nuove modalità di ripresa come la data di ripartenza, il format, eventuali retrocessioni, società promosse, svolgimento della Coppa Italia per le società di Eccellenza di Calcio a 11 maschile.
Per le altre categorie, compreso il settore giovanile, si rimanda all’emanazione del nuovo DPCM.
Il calcio a 5, riunito in videoconferenza, con una maggioranza significativa ha peraltro espresso perplessità in merito ad una ripartenza lamentando, tra l’altro, la difficoltà di utilizzo delle palestre perché impegnate per i prelievi tramite tampone o vaccinazioni Covid, oppure per lo sforzo organizzativo dovuto per la continua sanificazione dei locali eventualmente utilizzati.
Vista e considerata la particolare situazione di delicata incertezza, con l’occasione si ritiene opportuno ribadire che il Comitato Regionale Veneto interloquirà con le società istituzionalmente e tramite Comunicato Ufficiale.
Diversamente il confronto potrà essere con il presidente della società o altra figura apicale della stessa, opportunamente delegata»“.