Serata di festa a Buenos Aires, dove l’Argentina infligge un pesantissimo 4-1 al Brasile nel match di qualificazione ai Mondiali 2026, confermando la propria supremazia nel girone sudamericano e conquistando l’aritmetica qualificazione.
Al Monumental di Buenos Aires, la squadra di Lionel Scaloni brilla nonostante le assenze di Messi e Lautaro, trascinata da un inizio folgorante: al 4’ è Julian Alvarez ad aprire le danze con un tocco ravvicinato che beffa Bento. Passano solo otto minuti e arriva il raddoppio con una splendida combinazione chiusa da Enzo Fernandez.
Il Brasile, allenato da Dorival, prova a reagire accorciando le distanze al 26’ grazie a Matheus Cunha, bravo a sfruttare un errore in disimpegno di Romero. L’illusione dura poco: al 37’ Mac Allister, servito perfettamente da Enzo Fernandez, firma il 3-1 con un elegante pallonetto.
Nel secondo tempo il sigillo finale arriva al 71’ con il primo gol in nazionale di Giuliano Simeone, figlio del Cholo, entrato in campo appena tre minuti prima. A completare la festa anche l’esordio di Nico Paz, mandato in campo da Scaloni al 76’.
L’Argentina, già matematicamente qualificata grazie al precedente pareggio tra Bolivia e Uruguay, chiude la 14ª giornata in testa con 31 punti. La Selección ha vinto 4 degli ultimi 5 confronti diretti contro il Brasile, che non batte l’Argentina dal 2019.
Qualificazioni Mondiali 2026 – 14ª giornata:
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Bolivia-Uruguay 0-0
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Argentina-Brasile 4-1
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Cile-Ecuador 0-0
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Colombia-Paraguay 2-2
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Venezuela-Perù 1-0
Classifica dopo 14 giornate:
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Argentina 31 punti
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Ecuador 23
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Uruguay 21
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Brasile 21
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Paraguay 21
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Colombia 20
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Venezuela 15
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Bolivia 14
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Perù 10
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Cile 10
Le prime sei squadre accedono direttamente ai Mondiali 2026, la settima andrà agli spareggi intercontinentali.