Il Tribunale Federale Nazionale, Sezione Disciplinare, ha sanzionato con dieci mesi di squalifica Mamadou Tounkara Tounkara, calciatore all’epoca tesserato per il Guidonia Montecelio, per avere contattato un ex compagno di squadra, Jacopo Martini del FC Sudtirol, con lo scopo di ottenere la sua complicità in un’azione illecita legata alle scommesse.
Secondo quanto accertato, tra il 24 ottobre e il 12 novembre 2024, Tounkara avrebbe scritto a Martini attraverso applicazioni di messaggistica come WhatsApp, Signal e Instagram, chiedendogli di farsi ammonire nella gara tra Catanzaro e Sudtirol del 27 ottobre 2024. “Fratello se entri mi serve un giallo”, “Per favore mi serve devo pagare delle cose fratello”, “Secondo tempo giochi”, sono alcuni dei messaggi documentati e riportati anche nel deferimento.
I contatti si sono svolti su Signal, scelta per la possibilità di cancellare automaticamente i messaggi letti dopo cinque minuti. L’appello del calciatore, poi ignorato dal destinatario, mirava a ottenere l’ammonizione di Martini per poter scommettere sull’evento e ottenere una vincita. La vicenda è stata segnalata dal segretario del club altoatesino Emiliano Bartoluzza, referente integrity della società, che ha ricevuto la denuncia del proprio tesserato e trasmesso la documentazione alla Procura Federale.
Durante l’istruttoria, Martini ha confermato ogni passaggio, presentando anche gli screenshot delle conversazioni. Inizialmente reticente, Tounkara ha infine ammesso di aver inviato i messaggi sotto lo pseudonimo TT, motivando l’iniziativa con “gravi difficoltà economiche”. L’assenza di una vera e propria scommessa, né tantomeno un’influenza sul risultato della partita, ha evitato accuse più gravi, ma il tentativo di alterare la condotta di un collega resta per la giustizia sportiva una violazione dell’articolo 4, comma 1, del Codice di Giustizia Sportiva.
Durante il dibattimento, tenutosi in videoconferenza il 27 marzo 2025, il legale dell’imputato, Avv. Andrea Scalco, ha cercato di ridimensionare i fatti, parlando di “toni scherzosi e scanzonati”. Tuttavia, il Tribunale, presieduto da Carlo Sica con relatrice Antonella Arpini, ha ritenuto provata la condotta illecita, sebbene abbia riconosciuto l’atteggiamento collaborativo mostrato dal calciatore in fase processuale, discostandosi così dalla richiesta iniziale della Procura – rappresentata in aula dall’Avv. Francesco Keller – che proponeva due anni di squalifica.
Il dispositivo della sentenza, depositato il 7 aprile 2025 e firmato dal Segretario Marco Lai, sancisce in via definitiva la squalifica di Tounkara Tounkara Mamadou per 10 mesi.