Benvenuto, Alessandro Rizzo, lentinese al 100%, classe 2004. Vent’anni ancora da compiere il prossimo 23 settembre. La sua è la favola calcistica da raccontare. Scoperto dallo staff tecnico della Leonzio solo 8 giorni fa, si è aggregato alla famiglia Leonzio dimostrando da subito una grande dote: l’attaccamento alla maglia, la voglia di sudare, la voglia di lottare su ogni pallone per la sua città, Lentini, e per la sua squadra del cuore, la Leonzio. Domenica ha fatto il suo esordio dal primo minuto e, come tutte le favole, ha avuto un lieto fine: il ranocchio si è trasformato in cigno. Segno che qualcuno ci aveva visto lungo (ma questa è un’altra storia). Al minuto 27 del primo tempo ha letto benissimo un’azione in fase offensiva, con un movimento da attaccante di razza si è presentato a tu per tu con l’estremo difensore avversario e lo ha battuto di destro, lui che destro non è essendo un mancino naturale. C’è stato tutto: esordio, goal, freddezza e il raddoppio della Leonzio. La favola si è completata nei minuti successivi, sempre pronto a scattare su ogni pallone, sempre pronto a battagliare. Al minuto 60 si è costruito dal nulla quella che poteva essere la sua doppietta, ma sarebbe stato troppo, anche per lui. Bravissimo il portiere avversario nell’occasione a ribattere il tiro ravvicinato, tra l’altro, dopo c’è stato pure il fischio del direttore di gara a fermare l’azione per presunto fuorigioco. Benvenuto nella famiglia Leonzio, e questo ci insegna ancora una volta che il calcio è prima di tutto di chi lo ama.
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