La Divisione Calcio a 5 resta commissariata. Lo ha deciso il Collegio di Garanzia dello Sport presso il CONI al termine dell’udienza della Terza Sezione, presieduta dal professor Massimo Zaccheo, Relatore il Professor Valerio Pescatore. Il provvedimento, adottato dalla Lega Nazionale Dilettanti il 7 luglio scorso in ragione delle irregolarità di gestione riscontate da parte del Collegio dei Revisori dei Conti della stessa Divisione e del Servizio Ispettivo – irregolarità peraltro confermate da una successiva Relazione degli Organi di Vigilanza previsti dal Decreto Legislativo 231/2001 – aveva infatti innescato un contenzioso tra la LND e quattro dei Componenti del Consiglio Direttivo della Divisione Calcio a 5, rimasti in carica dopo che l’ex presidente Andrea Montemurro ed altri 3 consiglieri avevano rimesso il proprio mandato, anche a causa dei contrasti in seno al Consiglio Direttivo della Divisione.
Il procedimento instaurato dall’ex Vice Presidente Vicario della Divisione, Gabriele Di Gianvito, unitamente ad altri tre componenti del Direttivo della Divisione, aveva portato all’adozione di provvedimenti che avevano annullato il commissariamento disposto dalla LND: prima su decisione del Tribunale Federale Nazionale presieduto dal Dott. Cesare Mastrocola e, successivamente, dalla Corte Federale di Appello della FIGC, presieduta dal Dott. Luigi Mario Torsello.
Convinta dell’operato del Consiglio Direttivo che, all’unanimità aveva disposto il Commissariamento, la LND ed il Commissario nominato – il Vice Presidente della stessa Lega Nazionale Dilettanti Giuseppe Caridi – hanno presentato ricorso al Collegio di Garanzia dello Sport presso CONI che, in via preliminare, ha dapprima accolto la richiesta di sospensione cautelare della decisione della Corte Federale di Appello della FIGC e, successivamente, dopo un rinvio dell’udienza causato dall’incompatibilità di uno dei componenti del Collegio di Garanzia, che è risultato essere contemporaneamente componente anche della Corte di Appello della FIGC, ha infine accolto il ricorso della Lega Nazionale Dilettanti e del Commissario Caridi, annullando la decisione della Corte Federale d’Appello della FIGC e dichiarando l’incompetenza del Tribunale Federale, concedendo agli originari ricorrenti 3 mesi per la eventuale riassunzione del giudizio davanti allo stesso Collegio.
“Finalmente è stata riconosciuta la legittimità dell’operato della Lega Nazionale Dilettanti – ha commentato il Presidente della LND Cosimo Sibilia – Ciò che dispiace, in questa vicenda, è aver dovuto constatare come la LND sia stata costretta a ricorrere al massimo Organismo della Giustizia Sportiva in Italia per vedere riconosciuta la bontà e la correttezza delle decisioni assunte all’unanimità dal suo Consiglio Direttivo. Al contempo – prosegue Sibilia – siamo ancor più rammaricati che la FIGC – e non mi sembra di ricordare molti precedenti in tal senso – si sia costituita nel giudizio contro una sua Componente, di fatto mettendo in discussione un provvedimento adottato all’esclusivo scopo di ripristinare una situazione di ordinaria gestione. Sul punto, infatti, voglio ancora una volta essere chiaro – aggiunge il Presidente della LND – che il Commissariamento della Divisione Calcio a 5 è stato disposto quale atto dovuto, non contro qualcuno o qualcosa, ma nell’esclusivo interesse dell’intero movimento e per garantire il rispetto delle vigenti disposizioni di Legge”
Giova sul punto precisare, peraltro, che le irregolarità gestionali riscontrate, secondo quanto evidenziato dagli Organismi di Vigilanza, hanno riflessi non solo in ambito sportivo, al punto che il Commissario Straordinario Caridi è stato costretto, subito dopo il suo insediamento, a depositare un esposto alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma all’esito del quale, il 5 Novembre, la Guardia di Finanza, su incarico del PM, ha disposto l’acquisizione di documenti amministrativi presso la sede della Divisione Calcio a 5, mentre sul piano strettamente sportivo la Procura Generale dello Sport, come dichiarato dal suo rappresentante nel corso dell’udienza, ha disposto che la Procura Federale della FIGC riaprisse le indagini per l’accertamento di eventuali profili anche di carattere disciplinare.
“Ora non posso che riaugurare buon lavoro al commissario Caridi, che per la verità ha già fatto tantissimo nel poco tempo che ha avuto a disposizione tra provvedimenti e ricorsi – conclude infine il Presidente Sibilia – tutto quello che verrà fatto nei prossimi mesi sarà solo nell’interesse generale del futsal italiano, che è e resta una componente di primaria importanza per tutto il movimento della Lega Nazionale Dilettanti, che negli anni ha investito importanti risorse economiche per la crescita e sviluppo della disciplina”.