Destratis: L’agonia del calcio dilettantistico e giovanile

Manca poco e dovremo constatare la fine del calcio dilettantistico e giovanile. In queste ore sembra si stia consumando il delitto perfetto. L’atteso Consiglio Direttivo della Lnd ha preso alcune decisioni che saranno ora sottoposte al vaglio ed all’eventuale approvazione della Figc.
Il campionato di Eccellenza, se dichiarato di interesse nazionale, potrebbe ripartire per quei Comitati che ne facessero richiesta, con l’adozione di un format che lascia impietriti. Sarebbe previsto lo svolgimento dei massimi campionati regionali SENZA RETROCESSIONI con la possibilità, per le società che non vogliono proseguire, di RINUNCIARE AL CAMPIONATO IN CORSO MANTENENDO LA CATEGORIA PER IL PROSSIMO ANNO. Questo varrebbe anche per la serie C1 di calcio a 5.
Questo non è calcio. Solo CHI NON LO HA MAI PRATICATO può pensare di disputare dei campionati con questa formula.
Il sano agonismo è il sale di tutte le competizioni. Ogni gara deve avere un vincitore ed un vinto, nel rispetto reciproco.
Se così fosse, le società che dovessero decidere di proseguire senza avere alcun obiettivo di classifica potrebbero far pendere l’ago della bilancia da una parte o dall’altra in un campionato in cui forse solo un paio di squadre lotterebbero per salire in serie D.
E le società che non ambiscono al salto di categoria perché dovrebbero spendere denaro per pagare ai propri calciatori i rimborsi spese pattuiti in estate?
Ci sarebbe il serio rischio che alcune partite siano disputate con le rose al completo mentre altre con le squadre juniores o allievi. Quali le garanzie di un corretto e leale svolgimento dei maggiori campionati regionali?
Tutto sospeso per le altre categorie minori e per i settori giovanili. Pare comunque ci siano poche speranze di ripresa.
Del resto, se le regole fossero queste non ha alcun senso giocare i campionati federali.
Il Presidente LND ha posto inoltre una condizione, più “politica” per la ripresa dell’Eccellenza: la FIGC dovrebbe versare ulteriori contributi economici nelle casse della LND.
La richiesta di Sibilia sembra più mirata a gettare la palla (avvelenata) nelle mani del suo avversario Gravina, attuale Presidente FIGC. In realtà, Gravina ha già detto al Corriere due giorni fa che la LND è stata la Lega più beneficiata dai Contributi Covid elargiti dalla Figc.
È bene ricordare che il 22 febbraio si eleggerà il Presidente del Calcio Italiano e che gli sfidanti sono proprio Gravina e Sibilia. Così la richiesta sembra piuttosto un pretesto per addossare ad altri la responsabilità del tracollo del calcio dilettantistico e di base.
Anche chi ricopre altri ruoli di vertice si trincera dietro frasi del tipo “non dipende da me”, “non decido io”. Effettivamente è sempre meglio non prendere decisioni impopolari che possono essere scaricate su qualcun altro. Spesso, purtroppo, la reputazione di grande saggezza si ottiene proprio non facendo nulla.
Avv. Giulio Destratis
Giulio Destratis
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