“Comincia un nuovo corso dopo una stagione non esaltante per il Taranto. Ripartiamo con la stessa determinazione e la stessa grinta di sempre. Abbiamo commesso degli errori in passato dovremo farne tesoro e ripartire. Un anno fa, di questi tempi, eravamo convinti di aver allestito una corazzata e, forse con un po’ di presunzione, pensavamo di aver già vinto il campionato. Il Taranto del futuro dovrà essere umile e operaio, dovrà correre tanto. Ringrazio Francesco Montervino per il suo ritorno in riva allo Jonio: abbiamo raggiunto un accordo su base pluriennale e avrà carta bianca su tutto: è giusto sappiate non ci saranno ingerenze da parte mia. E non potrebbe essere diversamente considerando la personalità di Francesco. Ringrazio anche Giuseppe Laterza, tecnico emergente e ambizioso. Il calcio, dopo il Covid, non sarà più lo stesso: basti pensare che fino a ottobre/novembre probabilmente gli stadi resteranno chiusi con ripercussioni non indifferenti sulle società, soprattutto quelle di Serie D. Nonostante tutto, allestiremo una squadra competitiva, ma senza perdere di vista il bilancio perché il club deve sopravvivere. La nostra missione è quella di riconquistare i tifosi, giustamente incazzati per la mancanza di risultati. Possono accusarmi di non aver vinto, ma mi devono dare atto che in questi due anni ho fatto veramente di tutto per vincere. E vincere non è mai facile. Più volte ho chiesto scusa per gli scarsi risultati e se avessi la bacchetta magica porterei il Taranto in Serie A. Sono deluso e amareggiato anche io, ma credo che sul piano dell’impegno non mi si possa rimproverare nulla. Che campionato sarà? Difficile come sempre, con squadre che si attrezzeranno per primeggiare. C’è chi parla di riforme, ma fino a quando non ci saranno certezze abbiamo l’obbligo di vincere sul campo. Cambio di girone? Ci ho provato anche l’anno scorso, ma non è semplice. In ogni caso, nessun raggruppamento è facile. Pagni? Parlarne durante la presentazione di Francesco Montervino mi sembra irrispettoso”.