Scossa ai vertici della Fidelis Andria: la società ha ufficializzato le dimissioni irrevocabili del presidente Giuseppe Di Benedetto, del vicepresidente Carlo Di Benedetto e dell’amministratore Michele Montuori, ratificate tramite PEC il 28 marzo 2025. L’annuncio è accompagnato da una lunga nota che spiega i passaggi che hanno portato all’azzeramento dell’assetto societario e che chiarisce diversi punti critici emersi negli ultimi giorni, tra cui anche la gestione logistica della trasferta a Messina.
Secondo quanto riportato, il 24 marzo si è tenuto un incontro presso il Palazzo di Città, alla presenza del sindaco, per trovare una soluzione condivisa. In quell’occasione, Giuseppe Di Benedetto ha offerto un contributo economico esclusivamente finalizzato a ottenere le “dichiarazioni liberatorie dei contratti economici in essere con i tesserati della società”, ritenute indispensabili per l’iscrizione della squadra al prossimo campionato.
Nella stessa sede è stato lasciato a disposizione anche il contratto di sponsorizzazione con l’azienda CAI Industries di Andria, rientrante nel range economico della dirigenza guidata da Vincenzo Pastore. I vertici uscenti si sono detti pronti a cedere gratuitamente le quote sociali a chi si fosse reso disponibile a proseguire il progetto. Nessuna manifestazione di interesse concreta è però arrivata entro la scadenza del 27 marzo, fissata per la presentazione di eventuali offerte.
A seguito di ciò, le quote sono state formalmente cedute all’ex amministratore Michele Montuori, nominato nuovo amministratore unico. In parallelo, su richiesta del sindaco, è stata aperta anche la possibilità di acquisire la società al simbolico costo di 1 euro per eventuali soggetti intenzionati a garantire continuità alla Fidelis Andria, tutelandone storia e colori.
Il comunicato si sofferma inoltre su un altro nodo che aveva sollevato critiche: la gestione del pullman. A inizio stagione, l’amministratore uscente aveva cercato di riattivare la collaborazione con Massimo Sassi, proprietario del pullman con il marchio Fidelis. Tuttavia, “non si è mai stipulato alcun contratto, poiché venuta meno la sponsorizzazione da parte delle aziende che avrebbero dovuto garantirne l’uso”, si legge nella nota.
La situazione è precipitata in occasione della trasferta a Messina. Il pullman, impegnato in un altro viaggio, non era disponibile. “Si è reso necessario chiedere un mezzo alternativo ad altre società del territorio”. A causa dei tempi ristretti e delle prenotazioni già esistenti, l’unica opzione individuata era stata quella di ricorrere a tre minivan da nove posti.
Ma, i calciatori hanno optato d’iniziativa per la soluzione di raggiungere Acerra distribuendosi nelle proprie auto, delle quali avevano più dimestichezza alla guida. A seguito di questa decisione, il Sig. Di Benedetto, pur dimissionario, si è messo comunque a disposizione, pagando il carburante per tutte le auto dei calciatori e dello staff, pagando loro il costo dell’autostrada, nonché, pagando a tutti il ristorante per il pasto pre-gara.
Il comunicato si chiude con un richiamo alla necessità di fare chiarezza, “al fine di smentire le illazioni false e tendenziose messe in giro ad arte da chi mira a screditare e destabilizzare l’ambiente societario”. L’intento dichiarato è quello di permettere alla nuova gestione, o a eventuali acquirenti, di partire da un quadro trasparente per cercare di garantire un futuro sportivo alla Fidelis Andria.