Con un comunicato sul proprio sito ufficiale la società annuncia:
Ha debuttato domenica “a freddo”, richiamato nel riscaldamento per occupare il ruolo da centrale difensivo lasciato scoperto da capitan Villagatti. Eppure Jacopo Zagaglioni, centrocampista classe ’85, acquisto del mercato invernale rossoverde proveniente dalla Colligiana, ha saputo farsi trovare pronto, nonostante con la maglia del Grassina abbia soltanto un allenamento all’attivo, quello del venerdì sera: “Sono arrivato alla fine della scorsa settimana, giusto il tempo di mettere piede in spogliatoio. La realtà è sempre di ottimo livello, qua a Grassina, e c’è voglia di tornare in posizioni che competono davvero a questa società”.
Hai vestito la maglia rossoverde tre anni fa. Hai trovato lo stesso ambiente?
“L’ambiente è cresciuto alla pari coi risultati che ha centrato la squadra nell’ultimo biennio. Ho parlato col presidente Zepponi: in lui ho rivisto la stessa ambizione che mostrava tre anni fa. Mister Innocenti poi è subentrato sulla panchina rossoverde proprio nell’anno in cui giocavo io: lo ricordavo come un ragazzo molto giovane, adesso ha acquisito grandissima esperienza come allenatore e si è già tolto diverse soddisfazioni”.
Il debutto però non ha coinciso coi tre punti.
“La partita in sé non ha visto una brutta prova da parte nostra. Io ho visto impegno e voglia da parte dei ragazzi: stiamo lottando tutti dalla parte giusta, desiderosi di allontanarci il prima possibile da quelle brutte posizioni di classifica. Non ci sono alibi; sappiamo di avere tante assenze nel gruppo squadra, ma dobbiamo essere bravi ad andare oltre le scusanti”.
Come si torna a giocare novanta minuti interi dopo essere stati fermi per più di tre mesi?
“Alla Colligiana non giocavamo da inizio ottobre, è vero, ma non ho mai smesso di allenarmi individualmente. Ho cercato di stare sul pezzo per guadagnarmi una chance in Serie D in questo mercato invernale e ho avuto la soddisfazione di tornare qua a Grassina: il ruolo in campo è secondario, quando mi è stato chiesto di giocare in difesa non ho fatto drammi, si trattava solo di arretrare il mio baricentro di qualche decina di metri”.
Con il tuo innesto lo spogliatoio rossoverde guadagna un altro leader d’esperienza, da affiancare ai vari Villagatti, Degl’Innocenti, Baccini.
“Ogni giocatore anziano è leader a suo modo ed in questo momento abbiamo bisogno di tutti. Ho visto che Villagatti ha provato davvero in tutti i modi a scendere in campo domenica, così come Degl’Innocenti che nonostante il gesso è venuto in tribuna a sostenerci e poi in spogliatoio a fine partita. I ragazzi remano dalla stessa parte. Sono segnali evidenti che i leader non mollano di un centimetro”.
Che idea ti sei fatto di questo girone di Serie D?
“Penso sia un campionato difficile, livellato, influenzato chiaramente dalla situazione sanitaria fra stop e riprese dell’attività che hanno più volte inciso sullo sviluppo del calendario. È una stagione particolare, ma l’importante è essere più forti delle avversità”.