Con un comunicato sul proprio sito ufficiale la società annuncia:
Alberto Grancara, per la stagione 21-22, indosserà la maglia dell’Arzignano Valchiampo. Attaccante classe 2003, il giocatore originario di Torri di Quartesolo ha trascorso quattro stagioni al Padova per poi passare in biancorosso dove è cresciuto, scalando le categorie giovanili fino alla Primavera del Lanerossi Vicenza (6 stagioni). Ora è pronto a vivere la sua prima esperienza in Prima Squadra.
«Ho cominciato a 6 anni con la squadra del mio paese, Torri di Quartesolo. Ho fatto i primi passi qui. A 8 anni sono passato al Padova dove ho trascorso quattro stagioni. Successivamente ho vissuto sei stagioni in biancorosso al Vicenza, fino alla Primavera».
L’esperienza biancorossa. «Vicenza mi ha fatto crescere da quando ero bambino. Ho fatto degli anni veramente belli dove ho raggiunto molte soddisfazioni come la convocazione in Nazionale e una finale scudetto. Questa società è sempre stata la mia casa, quindi è una parte speciale per me. Formarsi ora in una squadra come l’Arzignano può essere di grande aiuto: è una società sana che dà molta importanza ai giovani che vengono amalgamati bene dai giocatori più vecchi. Potrò crescere ulteriormente».
In Gialloceleste indosserà la maglia numero 14. «Per me è la prima esperienza nel mondo dei grandi: è sicuramente una grande emozione, anche perché il mio debutto arriva in una società come l’Arzignano che è molto ambiziosa. Qui c’è un gruppo sano, con valori importanti. Mi ha aiutato ad ambientarmi presto e mi sono trovato molto bene già dal primo giorno».
Sogni e obiettivi di Alberto Grancara. «Per questa stagione, l’obiettivo primario è quello di raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati da squadra. Arrivare perciò in alta classifica e provare a vincere il campionato. Personalmente, spero di fare una bella stagione magari facendo qualche gol e aiutando in fase offensiva. Dopo questa esperienza con l’Arzignano che mi farà fare le ossa, per il futuro il mio sogno è quello di ritornare a giocare a Vicenza, la casa madre, la mia squadra del cuore».