Calcio spagnolo in lutto: morto a 48 anni Javier Dorado, ex difensore del Real Madrid

L'ex calciatore spagnolo, cresciuto nelle giovanili del Real Madrid, si è spento dopo anni di lotta contro una grave malattia.

Una triste notizia arriva dalla Spagna: è scomparso a soli 48 anni Javier Dorado, ex calciatore spagnolo noto per la sua esperienza con il Real Madrid. Lottava da tempo contro una grave malattia, che gli era stata diagnosticata nel 2022.

Carriera tra Real Madrid e Liga spagnola

Nato nel 1977, Dorado iniziò la sua carriera nelle giovanili del Real Madrid, dove trovò come allenatore Vicente Del Bosque, che lo portò anche in prima squadra. Tuttavia, le opportunità furono limitate: nel suo ruolo c’era il leggendario Roberto Carlos, elemento insostituibile della formazione madrilena. Il difensore totalizzò solo poche presenze con i Blancos tra il 1999 e il 2000, incluse due apparizioni in Liga e qualche presenza nelle coppe, tra cui il Mondiale per Club del 2000.

Dopo alcuni prestiti al Salamanca e allo Sporting Gijón, fu ceduto a titolo definitivo al Rayo Vallecano. In seguito vestì anche le maglie di Maiorca e Atlético Baleares, squadra con cui concluse la carriera nel 2012. A livello internazionale, fece parte della Spagna Under 21, con cui vinse la medaglia di bronzo agli Europei di categoria del 2000, torneo vinto dall’Italia di Marco Tardelli.

L’omaggio del Real Madrid

Dopo la sua scomparsa, il Real Madrid ha voluto ricordarlo con un messaggio ufficiale:

“Il Real Madrid CF, il suo presidente e il suo Consiglio di Amministrazione esprimono profondo rammarico per la scomparsa di Javier Dorado, calciatore delle giovanili del Real Madrid e giocatore della nostra prima squadra tra il 1999 e il 2000. Il Real Madrid desidera esprimere le sue condoglianze e il suo affetto alla famiglia, ai suoi compagni di squadra, a tutti i suoi cari e a tutti i club di cui ha fatto parte.”

La lotta contro la malattia

Nel 2022 a Dorado era stata diagnosticata una grave malattia. In un’intervista recente, aveva raccontato il difficile percorso di cure:

“Sono qui in ospedale da un po’ di tempo e spero che questo incubo finisca, spero di uscire e stare in pace. Ho lottato per anni e le dure cure hanno il loro prezzo.”

Lo scorso maggio, a Maiorca, si era sottoposto a un trapianto di midollo osseo, ma la battaglia contro la malattia si è rivelata troppo dura.

La sua scomparsa lascia un grande vuoto nel mondo del calcio spagnolo, che oggi lo ricorda con affetto e rispetto.

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