All’ultimo istante utile, appena prima che il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte salisse al Colle per le dimissioni, il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto d’urgenza per evitare il rischio di una sospensione del Comitato Olimpico italiano da parte del Cio. Il Coni “riacquista” la sua indipendenza, almeno questo è l’intento del testo, due pagine scarse che restituiscono al presidente Giovanni Malagò ciò che voleva. “Sono felice”, è stato il commento del presidente del Cio, Thomas Bach, informato dallo stesso Malagò. Salvata l’immagine del Paese “Il Coni riacquista la sua autonomia e ogni rischio, per quanto minimo, di sanzioni da parte del Cio svanisce: siamo riusciti a portare a casa l’obiettivo di salvare l’immagine del Paese, nonostante il Governo dimissionario”, ha detto Simone Valente, deputato M5s, che con Giorgetti ha scritto la riforma del 2018, rimasta incompiuta dopo la caduta del governo giallo-verde. “Il Presidente Conte ha ascoltato le richieste e le preoccupazioni che, a più riprese, avevo segnalato nei mesi scorsi. Dopo tutte le polemiche che hanno investito anche Sport e Salute, il decreto approvato in Cdm conserva l’integrità di questo ente e lo conferma un asset strategico per lo Stato in materia di politiche sportive”. E proprio Sport e salute mostra soddisfazione per avere scongiurato il rischio di una duplicazione con una nuova Spa del Coni, che avrebbe fatto lievitare i costi pubblici, e per aver mantenuto la competenza sul territorio, gli asset del Foro Italico e dell’Olimpico, la gestione dei contributi alle federazioni e il registro delle società sportive su delega del dipartimento spor. E anche il presidente del Comitato italiano paralimpico Luca Pancalli esprime “Piena soddisfazione, in attesa di conoscere il testo del decreto”.