Un nuovo episodio di violenza scuote il calcio giovanile italiano. A Riposto, in provincia di Catania, durante una gara dei playoff provinciali Under 17 tra Russo Sebastiano Calcio e Pedara, un giovane arbitro poco più che diciottenne è stato brutalmente aggredito. Calci, pugni e persino un colpo alla nuca con una bandierina da parte di un assistente di parte: così si è trasformata in incubo una partita che si sarebbe dovuta concludere nella normalità.
A rendere ancora più grave la situazione è stato l’assalto di alcune persone sopraggiunte dagli spalti, che hanno invaso il campo per colpire l’arbitro. L’episodio, avvenuto durante i tempi supplementari, ha provocato anche una rissa tra diversi calciatori. Solo l’intervento dei Carabinieri ha impedito che la violenza degenerasse ulteriormente.
L’Associazione Italiana Arbitri ha risposto con un gesto simbolico quanto deciso: il sito ufficiale è stato oscurato e la homepage sostituita da un’immagine contro la violenza. “Un gesto forte per denunciare un altro episodio inaccettabile, l’ultimo di una lunga serie che si è verificata nelle ultime settimane in Sicilia, Campania, Veneto, Lazio e in altre regioni d’Italia”, si legge nella nota dell’associazione.
Il presidente dell’AIA, Antonio Zappi, ha parlato senza mezzi termini: “Siamo di fronte a una vera emergenza sociale. I nostri arbitri, spesso giovanissimi, vengono picchiati per un fuorigioco o un rigore da adulti che potrebbero esserne i genitori. È inaccettabile. Serve una riflessione profonda, non solo sportiva ma anche politica e istituzionale. La violenza sui campi deve finire, e dev’essere la società civile tutta a farsi carico di questa battaglia”.