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Novità per bonus collaboratori sportivi e indennizzi a società nel decreto Sostegni bis

Novità in vista per collaboratori sportivi e società nel decreto “sostegni bis”, con alcune modifiche nella bozza che sta andando al voto al Consiglio dei ministri rispetto alle anticipazioni degli ultimi giorni. All’articolo 10 viene confermato infatti il rifinanziamento per i bonus dei mesi di aprile e di maggio, ma stavolta con modalità diverse. Le cifre non saranno corrisposte insieme per evitare che pochi giorni di lavoro possano vanificare il diritto all’una tantum (è successo a marzo). Ci sarà un versamento per aprile e uno per maggio (dove sono e saranno diverse le strutture che sono ripartite). Le dimensioni dell’intervento però non saranno di 400, 800 e 1200 euro mensili a seconda dei compensi del 2019, ma di 800, 535 e 270 euro. Il calcolo dei compensi sarà formulato sulla base dei dati dell’Agenzia delle entrate e non quelli dichiarate a Sport e Salute. Confermato pure il Fondo speciale di 43 milioni sui finanziamenti erogati dall’Istituto per il Credito Sportivo.

L’altra novità riguarda le famose “incongruenze” che hanno bloccato i versamenti nei mesi scorsi per 11.500 collaboratori. Si tratta di chi aveva fatto una doppia domanda, all’Inps e a Sport e Salute, soprattutto nel momento iniziale in cui non era chiaro quale fosse l’interlocutore. Questa situazione aveva azzerato le pratiche per il timore che si rischiasse di corrispondere due volte quanto dovuto, una specie di precauzione “anti furbi”. Dopo aver studiato a lungo la situazione, si è giunti finalmente a rivisitare la situazione e quindi chi ne aveva diritto, riceverà regolarmente l’indennità. Nelle prossime ore dovrebbero essere più chiaro le modalità dell’erogazione, che comunque sarà sempre affidata a Sport e Salute. Andrea Rossi, deputato del Pd, ringrazia il ministro del lavoro Andrea Orlando per essere riuscito a trovare una soluzione di fronte a “un limbo normativo in cui migliaia di collaboratori sportivi non percepivano alcun reddito né dall’Inps e né da Sport e Salute”.

Il fronte collaboratori sportivi fa parte del pacchetto su cui ha lavorato la sottosegretaria allo sport, Valentina Vezzali. Fra i provvedimenti c’è anche il fondo perduto per associazioni e società sportive dilettantistiche che passerà da 50 a 180 milioni di euro. Confermate le risorse per il credito d’imposta per le sponsorizzazioni (90 milioni), ma per le spese sanitarie per i club impegnati nei campionati degli sport di squadra (a cui spetteranno 56 milioni) si è deciso di riservarlo alla società professionistiche che nel 2020 “non abbiano superato il valore di produzione di 100 milioni di euro”, di fatto tagliando fuori circa la metà dei club di Serie A.

fonte: Gazzetta.it