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Como in B con la proprietà più ricca del calcio italiano

Il calcio italiano forse non si è ancora accorto che nella galassia nazionale pallonara è entrato un impero da 40,2 miliardi di dollari. Non necessariamente da investire tutti nel settore, ma fondamentali per comprendere l’urto che potrebbe avere la famiglia Hartono, il vertice della filiera che controlla il neopromosso Como in Serie B. Robert e Michael Hartono sono le figure apicali della famiglia indonesiana che pesca le proprie ricchezze da decenni grazie agli avi che si inventarono il commercio del tabacco in quelle zone. Ora, secondo Forbes, l’azienda di “famiglia” rende rispettivamente 20,5 e 19,7 miliardi di dollari a ciascun fratello sistemandoli sui gradini 86 e 89 della classifica più luccicante del mondo. Giusto per dare qualche termine di paragone sempre scorrendo Forbes (graduatoria pubblicata nel 2021). Roman Abramovich (Chelsea) è 142° con 14,5 miliardi; Silvio Berlusconi (Monza) e famiglia 327esimi con 7,6; Zhang Jindong (Inter) 339° con 7,4; Rocco Commisso (Fiorentina) 352° con 7,2; Paul Singer (Milan attraverso il fondo Elliott) 665° con 4,3; Dan Friedkin (Roma) 705° con 4,1. Ora, è chiaro che i volumi della famiglia Hartono non devono far pensare in automatico che verranno investiti in proporzione nel Como. Perché dall’aprile del 2019, quando attraverso la società londinese Sent hanno rilevato il Como, non si registrano investimenti folli nella squadra. (La Gazzetta dello Sport)