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Due nuovi oriundi per l’Italia di Spalletti?

La FIGC lavora per convincere Cherki e Beltran a vestire la maglia azzurra, sfruttando le loro origini italiane.

La Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) ha messo gli occhi su Rayan Cherki, talento franco-algerino del Lione, per rafforzare la Nazionale italiana. Il 21enne, nato il 17 agosto 2003 a Lione ma con origini italiane grazie alla nonna paterna (o forse un nonno) di Bari, potrebbe vestire l’azzurro. Attualmente impegnato con le selezioni giovanili della Francia, il trequartista non ha ancora esordito con la squadra maggiore di Didier Deschamps, mantenendo così la possibilità di cambiare nazionale.

Secondo quanto riportato da RMC Sport, la FIGC ha già avviato contatti con il giocatore e il suo entourage, cercando di anticipare la concorrenza dell’Algeria, altra nazionale che potrebbe tentare di convincerlo. L’idea di naturalizzare Cherki non è nuova: già l’ex CT Roberto Mancini aveva sondato il terreno senza successo. Ora, con Luciano Spalletti alla guida, la strategia è ripartita con maggiore convinzione.

Cherki, talento versatile per l’attacco azzurro

Dal punto di vista tecnico, Cherki è un jolly offensivo: può giocare da trequartista, seconda punta o esterno. Il Lione, club in cui è cresciuto, sta vivendo una stagione complicata e rischia la retrocessione per problemi finanziari. Questo potrebbe influenzare anche le scelte future del giocatore, che potrebbe considerare un nuovo percorso, magari con la Nazionale Italiana.

Lucas Beltrán, un altro oriundo nel mirino di Spalletti

Oltre a Cherki, un altro nome che potrebbe entrare nei radar della FIGC è Lucas Beltrán, attaccante della Fiorentina. Nato a Córdoba, Argentina, nel 2001, Beltrán possiede il passaporto italiano grazie ai suoi bisnonni piemontesi.

Convocato due volte dal CT argentino Lionel Scaloni tra settembre e ottobre 2023, Beltrán non ha mai esordito con la nazionale maggiore. Dopo la deludente partecipazione dell’Argentina U23 alle ultime Olimpiadi di Parigi, il suo futuro in Albiceleste è incerto. Se Scaloni dovesse continuare a escluderlo, la possibilità di una chiamata dell’Italia potrebbe diventare concreta.

A marzo, la Selección sarà impegnata nelle qualificazioni ai Mondiali 2026, affrontando Uruguay e Brasile. Se Beltrándovesse restare fuori dai piani di Scaloni, la FIGC potrebbe provare a inserirlo nel progetto azzurro. La sua versatilità, con la capacità di giocare sia da punta che da trequartista, lo rende un profilo interessante per Spalletti.

Gli altri oriundi convocabili: da Soulé a Strefezza

Oltre a Cherki e Beltrán, ci sono diversi calciatori con doppia nazionalità che potrebbero essere convocati dall’Italia. Tra i nomi più interessanti c’è Matías Soulé, attualmente in forza alla Roma. Il talento argentino è già stato avvicinato dalla FIGC, ma al momento ha scelto di rimanere legato all’Argentina.

Le regole della FIFA consentono un cambio di nazionale se un giocatore ha disputato un massimo di tre partite (escluse fasi finali di Mondiali o tornei continentali) prima del compimento dei 21 anni e se l’ultima gara risale ad almeno tre anni prima.

Tra i giocatori ancora convocabili dall’Italia figurano:

  • Gabriel Strefezza (Lecce)
  • Martín Payero (Udinese)
  • Cristian Shpendi (Cesena)
  • Alan Matturro (Genoa)
  • Facundo González (Juventus)

Un caso particolare è quello di Valentín Carboni, che con un’altra convocazione dell’Argentina perderebbe l’opportunità di giocare per l’Italia.