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Parma, Spal e Crotone presentano ricorso al Collegio di Garanzia del CONI: ecco perché

Controversia sui diritti televisivi scuote il calcio italiano: Parma, SPAL e Crotone presentano ricorso

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Il mondo del calcio italiano è al centro di una nuova controversia legata alla distribuzione dei diritti televisivi. Parma Calcio, SPAL e F.C. Crotone hanno presentato un ricorso al Collegio di Garanzia dello Sport contro la Lega Nazionale Professionisti Serie A (LNPA), contestando la modalità di ripartizione dei proventi derivanti dalla transazione con Mediapro per i diritti audiovisivi della Serie A nel triennio 2018-2021.

Le motivazioni del ricorso

Le tre società ritengono di essere state penalizzate dalla decisione della Lega di destinare i fondi derivati dalla transazione esclusivamente ai club partecipanti alla stagione 2021/2022, escludendo così le squadre retrocesse o fallite. In particolare, la SPAL ha presentato un ricorso dettagliato, chiedendo di annullare le precedenti decisioni della Corte Federale d’Appello e del Tribunale Federale Nazionale della FIGC, che avevano respinto il suo reclamo. La società ferrarese sostiene di aver contribuito alla creazione del valore economico ottenuto con la transazione e rivendica il diritto a una parte dei fondi.

Le richieste delle squadre coinvolte

Nel dettaglio, la SPAL chiede al Collegio di Garanzia:
– Il riconoscimento del diritto alla distribuzione di una parte delle somme derivanti dall’accordo con Mediapro.
– La condanna della Lega al pagamento della somma spettante, con interessi e rivalutazione monetaria.
– In subordine, l’annullamento delle decisioni precedenti e un nuovo esame della questione da parte della FIGC.

Anche il Crotone ha avanzato un ricorso simile, richiedendo l’annullamento delle sentenze precedenti e il risarcimento del danno subito.

Le implicazioni della vicenda

Questa controversia solleva questioni importanti per il calcio italiano, soprattutto in merito alla trasparenza nella distribuzione dei proventi televisivi. Inoltre, potrebbe influire sui rapporti tra le squadre di Serie A e Serie B, mettendo in discussione i criteri di distribuzione delle risorse economiche.

Il Collegio di Garanzia dello Sport sarà chiamato a esaminare i ricorsi presentati e a decidere su una questione che potrebbe avere un impatto rilevante sul futuro del calcio italiano.

 

 

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